mercoledì 18 aprile 2012

Cambiamenti..

A volte si sogna un suono allarmante che arriva dall'oltretomba... poi si scopre che è la sveglia. A me capita praticamente tutte le mattine se non raggiungo la quota “noveorefilatedisonno”... ovvero quasi sempre. 
Mi sto appena riprendendo dal Nipponbashi che già mi fanno notare che domani inizia il Far East a Udine... se non altro quest'anno sarò soltanto una visitatrice! Vorrei una bella vacanza rilassante, possibilmente alle terme tra idromassaggi e saune, ma mi sa che dovrò aspettare ancora qualche mese per potermela permettere! 
Detto questo vorrei condividere con voi un cosa che mi è saltata all'occhio stamattina. Si tratta di una frase di Vargas Llosa (premio Nobel per la letteratura) che, come riportato dal Corriere, afferma che letteratura e arte sono due pazienti in fase terminale. Secondo lui la cultura, nel senso più tradizionale del termine, è sul punto di scomparire e lo scrive attraverso il suo ultimo libro: La Civilización del espectáculo
Da un certo punto di vista posso comprenderlo, quando, tempo fa, aveva criticato alla Biennale di Venezia lo squalo in formaldeide non aveva affatto torto... ma ora? È corretto definire l'arte dei nostri giorni “light” e senza bellezza? Chi ha l'autorità di giudicare? In fondo i criteri di giudizio sono cambiati di secolo in secolo, basti pensare alla figura femminile: fino qualche secolo fa la donna in carne era bella e riprodotta in ogni quadro, ora non è l'esatto contrario. 
Llosa critica anche la “nuova letteratura”, in particolare sui lettori e-book dove dice: “Fatico a immaginare che le tavolette elettroniche, identiche, anodine, intercambiabili possano dispensare quel piacere tattile, impregnato di sensualità che offrono i libri di carta a certi lettori... un edonismo raffinato che arricchisce il piacere spirituale della lettura con quello fisico del toccare e accarezzare.” 
Personalmente anche a me piace molto di più il libro cartaceo, l'ho sempre ammesso. C'è un piacere sottile nello sfogliare le pagine, sentire l'odore della carta... ma la tecnologia? Il mondo sta cambiando, è costantemente in evoluzione e gli e-book reader ne fanno parte. Lasciando da parte l'ecologia e lo spreco della carta, non possiamo pretendere di fermare l'evoluzione. Il libro cartaceo esisterà sempre, ne sono convinta, ma invece di esserci le edizioni economiche, facilmente sostituibili da un e-book, una soluzione potrebbe essere stampare unicamente le versioni lussuose. 
Una cosa è certa: la polemica è appena iniziata e l'unico modo per affrontare l'argomento è una mentalità aperta.


Nessun commento:

Posta un commento