giovedì 24 marzo 2022

Falsi profeti

Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. [Matteo 7:15]

E niente, in questi ultimi giorni mi sento molto biblica. Non so perché mi stanno tornando in mente un sacco di passi studiati da ragazzina che vedo manifestarsi nel presente.

Questo dei falsi profeti, in particolare, lo noto nel quotidiano. Non mi riferisco a fatti di politica bensì resto nel campo “olistico”. Oggi, più che mai, gli “operatori del risveglio” sono preziosi per aiutare le persone a uscire da questa Matrix.

Oddio come scrivo forbito! Mi manca solo da aggiungere un “quantica” buttata a caso e mi sentirò di tendenza.

Dicevo, gli operatori olistici sono importanti e, nel male e nel bene, ce ne sono sempre di più. Perché nel male? Semplice, alcuni non sanno quello che fanno.

Se continuo così tra poco mi scomunicheranno… ah no, non ho fatto la Comunione. Giuro che la smetto.

Il problema di questi tempi nel campo olistico è che tutti hanno iniziato a canalizzare, ovvero a fare da filtro a entità non meglio identificate per trasmettere messaggi al genere umano. C’è la convinzione profonda che se vibriamo alto ci connetteremo solo a entità pure e benefiche. Riassumo le frasi tipo:

“Non avere paura, nella luce nulla di male può accadere.”

“Non preoccuparti, se resti nel campo del cuore attiri solo energie positive.”

“Non temere, se la tua frequenza è alta, nulla può toccarti.”

E fatemelo dire: col cazzo.

Non è così, punto e basta. Anzi, più siete in alto, più siete nella luce, più siete nelle vibrazioni divine, più siete succulenti agli occhi “del male”. Aspettano solo di papparsi la vostra energia e, nel caso voi lavoriate nel campo olistico, di papparsi quella dei vostri clienti.

Come fanno? Dimenticate larve astrali ed energie di bassa vibrazione facilmente identificabili. Stiamo parlando di esseri che vibrano più di voi, che hanno tecnologia avanzata e che sono maestri nel travestimento.

Arrivano come esseri di luce, vi ingannano, stipulano un patto sulla vostra buona fede e poi vi usano finché gli servite.

Tutto ciò è spaventoso? Sì, lo è. Questi sono “gli ultimi tempi”, questa è la “guerra della luce contro il buio”. Ci siamo in mezzo ora. E ora è il momento di decidere da che parte stare.

A questo punto vi chiederete come riconoscerli e proteggervi. Sia ben chiaro: non esiste una guida scritta. Io e alcune altre persone con cui condivido il percorso, stiamo lottando con tutte le nostre forze per restare “puliti” e aiutare gli altri a liberarsi. In questo ultimo anno di battaglia sul campo, abbiamo individuato dei modus operandi che dovrebbero mettervi in allerta.

1. Lassù hanno pochissimo tempo per voi. Nessuno viene a suggerirvi corsi da fare o a darvi istruzioni. I messaggi che arrivano spontaneamente sono pochi e di vitale importanza.

2. Se siete voi a contattare i piani alti, la comunicazione arriverà a domanda diretta. Sempre per la teoria che non hanno tempo da perdere, soprattutto con le guerre cosmiche in atto, i messaggi saranno brevi e criptici. Perciò lunghe canalizzazioni sono frutto soprattutto dei “ricami” dell’operatore e della sua parte divina.

3. Non creano dipendenza. Mai! Mai! Mai! Un essere superiore non vi coccola, non vi dà la forza, non vi tiene abbracciati… o meglio, non un essere superiore benevolo. Chi tifa per la vostra evoluzione al massimo vi dà una botta energetica per risvegliarvi e tirare fuori le vostre potenzialità. Diciamo che preferiscono le sberle alle coccole, almeno nel mio caso. Sapete chi vi coccola e vi tiene stretto a sé? Chi vuole imprigionare la vostra anima e ciucciarvi l’energia.

4. Lassù vogliono che stiate incarnati. Siete venuti qui per questo! Okay ai brevi viaggi astrali andata e ritorno, ma non all’anima sempre ai piani alti. Un consiglio: misuratevi ogni mattina con pendolo e quadrante a percentuale. Quanto la mia anima è fuori? Quanto la mia anima è con (inserire nome entità con cui crediamo di parlare)? O magari un bel: Quanto la mia anima è prigioniera di (inserire nome entità con cui crediamo di parlare)?

5. Un essere superiore non nega il male, anzi, vi mette in allerta. Questa pantomima del “non parliamo dell’oscurità perché altrimenti diamo forza a quell’energia” ci stava nel 2012, non oggi. Oggi l’oscurità è furba, intelligente e ci entra direttamente in testa, soprattutto di notte quando dormiamo.

Proteggetevi. Incensi e Palo Santo? I cattivi li usano per farci le inalazioni, lasciate perdere. Usate figure di geometria sacra come lo Stargate, le pentasfere, le genese, la Merkaba... Usate la forza degli elementi naturali sacri, come il Fuoco, in particolare il Fuoco nella sua energia Verde che potete amplificare con le figure di geometria sacra. Richiamatelo ogni giorno per ripulirvi.

Se non ce la fate, se credete di essere sotto attacco diretto, chiamate me.

Sapete come vinceremo questa guerra? Mettendoci in dubbio ogni giorno e facendo squadra.

domenica 20 marzo 2022

La birra galattica


Io li invidio davvero quelli che hanno tutte le verità in pugno. Mi riferisco a quelli convintissimi: bianco o nero. È così punto e basta. E sono devoti alla loro ragione, scrupolosi fino all’ultimo dettaglio di quel credo assoluto. Ci ricamano su tutta la loro esistenza. Ne sono gelosa.

Quelli come me, invece, sono sempre pieni di dubbi e di mezze verità. Non sanno mai quanto spingersi nelle loro credenze. C’è sempre quella vocina che sussurra “ma ne sei proprio certa?” oppure “e se non fosse così?”.

Questa realtà mi si è rovesciata addosso stasera, tipo doccia fredda. Per qualche mistica ragione il mio intuito mi ha portato a iscrivermi a un segretissimo gruppo Facebook dedicato al concetto di fiamma gemella. Mi piaceva l’idea di condividere e ampliare le mie idee in proposito, perciò mi sono iscritta e, dopo essere stata approvata, ho postato qualche riga sulla mia esperienza.

Già per quello mi sono sentita dare dell’egoica. A quanto pare è immorale dire pubblicamente che ci sono persone risvegliate e altre dormienti. Non importa se è un dato di fatto, che tra l’altro rispetto visto che ognuno ha il suo disegno di vita, se lo dici è perché ti senti superiore. Okay, ne prendo atto. Poi, nei commenti, per rispondere alle domande di altri utenti ho fatto la pipì fuori dal vasino e ho iniziato a parlare della mia esperienza con le fiamme astrali, primordiali e terrene. È stato a quel punto che si è scatenato l’inferno. La fiamma è una e una sola: l’anima divisa in due e messa in due corpi terreni. Punto. E chi osa contraddire la verità assoluta del moderatore sarà bannato.

Io, portatrice di notizie false e tendenziose a quanto pare ho distrutto il clima ortodosso del gruppo. Non mi sono sprecata nemmeno di rispondere. Ho cancellato il post iniziale e mi sono auto-rimossa. Mea culpa, mea maxima culpa. Incassa e porta a casa, anarchica bastarda.

Ecco, io mi ci vedo nell’universo, con la mia fiamma primordiale, al massimo del mio potere malefico. Siamo seduti in un bar galattico e discutiamo sul futuro:

«Senti un po’, Aid, il prossimo pianeta lo distruggo io.»

«E no, cazzo. Hai distrutto già questo, il prossimo è mio!»

«Senti, giochiamocela. Chi finisce per primo una pinta di birra si becca il pianeta.»

«E chi perde?»

«Si incarna sulla Terra.»

«Affare fatto.»

Ecco come sono finita in questo posto di merda, tra l’altro a scontare il karma di tutti quei pianeti distrutti.

Insomma, non importa che l’anima sia infinita, che si scinda in tantissime vite su più universi, che nel farlo stringa un numero spropositato di legami così enormi da essere inconcepibili per il nostro cervellino umano. La fiamma gemella è una sola! Già, come no.

Però li invidio quelli delle verità in pugno. Per loro la vita è più semplice e la notte, invece di scrivere, dormono.

martedì 8 marzo 2022

Donne VS Uomini


Siamo nella cosiddetta “settimana della donna”. Dallo scorso weekend sono partite nei supermercati le richieste di donazioni al Telefono Rosa. Non so quanti post ho già visto sui social che, con la scusa dell’8 marzo, ti vogliono vendere di tutto.

Io per la festa della donna farò un weekend di difesa personale. Questa è un’iniziativa che mi piace molto.

Si parla tanto di lotta alla violenza sulle donne e si immaginano i casi più terribili, dove ci sono pugni e sangue, ma nessuno invita le donne a difendersi. Non c’è la cultura della difesa personale, le vogliono solo far fuggire senza permettere loro di imporsi.

E oltre alla violenza fisica, ce n’è una molto più subdola, quella psicologica e mentale.

Ancora troppe donne scelgono di stare in una situazione scomoda piuttosto di prendersi la responsabilità della propria vita. Concetto forte? Lo deve essere. Siamo nel 2022 e bisogna svegliarsi.

Nel mio piccolo, ho modo di osservare tante donne e vedo scene di vita coniugale classificate come “normali” che mi fanno inorridire. Ragazze che vengono definite “poco di buono” se osano darsi piacere senza attendere l’uomo. Donne che devono nascondere al marito la decisione di intraprendere un percorso per sentirsi meglio… perché lui non capirebbe.

Non è forse violenza questa? E di chi è la colpa, dell’uomo che vieta o della donna che accetta a capo chino?

In questo strano momento storico abbiamo una buona fetta di maschi che non ha la più pallida idea di cosa fare, dove andare e come comportarsi. Ai tempi dei nostri padri e nonni, era facile: l’uomo portava i soldi, la donna cresceva i figli. L’uomo ordinava, la donna obbediva. Le donne soffrivano? Certo, ma il tutto era nascosto sotto un pesante strato di perbenismo.

Oggi l’indipendenza delle donne spaventa. Così, il maschio alfa, quello che compensa col testosterone i pochi centimetri che madre natura gli ha concesso, si indigna di fronte a una partner che invece di aspettare, bramosa, il suo bastone di dio, usa un vibratore. Allo stesso modo, l’uomo delle caverne non comprende il perché la sua donna voglia essere felice a prescindere da lui, voglia delle amicizie e degli impegni fuori dalla coppia. Che poi la femmina abbia delle convinzioni diverse dalle sue, è follia, e questi pensieri assurdi vanno bloccati e denigrati.

La paura è alla base. Paura di non esercitare più il controllo, di perdere il potere, di non valere niente. 

E le loro donne? Si adattano. Pagano a caro prezzo la sicurezza. 

Sicurezza.

Uno stipendio sicuro, qualcuno che ci sia in caso di bisogno, la realizzazione stile Mulino Bianco.

Piuttosto di restare sola, accetto di essere prigioniera.

Piuttosto di contare solo sulle mie forze, accetto di soffocare i miei bisogni.

Piuttosto di restare zitella e senza figli, accetto di castigare la mia sessualità.

Piuttosto di vivere, accetto di morire.

La società che ci ha educati a coppie monogame, alla gelosia, alla netta distinzione tra sessi, ai ruoli, crolla davanti a una nuova era. E lascia uomini e donne smarriti.

Maschi che non conoscono più il loro scopo e femmine che non sanno prendersi la responsabilità del proprio potere. Tutto ciò crea caos, bisogno di supremazia, violenza.

Invece di crescere insieme, cerchiamo di prevalere e, per il quieto vivere, accettiamo tutti i compromessi. Bambini incapaci nei panni di adulti.

Chi è da educare quindi? L’uomo al rispetto o la donna al proprio valore?

Domanda difficile. La cosa certa è che c’è ancora tanta strada da fare per entrambi i sessi, per ritrovare il maschile e femminile divino persi nel tempo.

La violenza è sempre deprecabile. La difesa legittima.

Regalate meno cose superflue e più corsi di autodifesa e di crescita personale, oggi ne abbiamo più bisogno che mai.

martedì 1 marzo 2022

La delusione dell’oca


Ieri sera tornavo da una rimpatriata tra amiche in una città qua vicino. Uscendo dal centro ho notato l’insegna di una pasticceria in cui mi ripromettevo di andare da tempo. L’ho conosciuta via internet, sui vari social network, e mi ha sempre estasiato con i suoi post di dolci squisiti dalle ricette preziose. Perciò ho fatto inversione a U e mi sono fiondata dentro.

La prima delusione è stata l’ambiente: una stanzetta piccina con una vetrina minuscola e un angolo caffè insulso. I pasticcini erano buttati un po’ alla rinfusa, pochi per tipo e con tutti i cartellini scritti a penna senza stile. Insomma, non un buon inizio. “Ma magari saranno buonissimi!”, esultava Sorella Zen nella mia testa. Sì, doveva essere così, altrimenti non sarebbe stato giustificato il prezzo esoso: un micro-mignon a 1,40€, tipo.

Ho preso un vassoietto misto e me ne sono andata col sorriso. Una volta a casa, anche senza nessun appetito, la gola mi ha portato ad assaggiarli subito. Delusione. Delusione totale.

Creme pesanti, vecchie, ma vecchie come ricette proprio. Parevano quelle glasse stantie anni ottanta. Materie prime mediocri, gusto dolcissimo e copertura di cioccolato delle più scadenti. Delusione totale su tutti i fronti.

Sono tornata alla pagina Facebook e ho letto qualcuna delle recensioni entusiastiche. Mah.

Ecco, la vita è così: sembra tutto bellissimo visto su internet, poi la dura realtà è diversa, una realtà che ti porta proprio a dire “mah”.

È così un po’ per tutto, anche senza internet: i negozi, i professionisti, le persone. L’aspettativa è alta e, stringi stringi, alla fine il succo è deludente.

Se cerchi la perla di saggezza in fondo all’articolo, caro lettore, oggi non la troverai. Oggi sono delusa dalla vita più di altri giorni. Oggi alcuni sogni finiscono, forse per sempre, e alcune persone si perdono, anzi, si lasciano.

Insomma, oggi non è un “punto e a capo”, oggi è la fine di un capitolo troppo lungo.

Domani magari andrà meglio.