domenica 20 marzo 2022

La birra galattica


Io li invidio davvero quelli che hanno tutte le verità in pugno. Mi riferisco a quelli convintissimi: bianco o nero. È così punto e basta. E sono devoti alla loro ragione, scrupolosi fino all’ultimo dettaglio di quel credo assoluto. Ci ricamano su tutta la loro esistenza. Ne sono gelosa.

Quelli come me, invece, sono sempre pieni di dubbi e di mezze verità. Non sanno mai quanto spingersi nelle loro credenze. C’è sempre quella vocina che sussurra “ma ne sei proprio certa?” oppure “e se non fosse così?”.

Questa realtà mi si è rovesciata addosso stasera, tipo doccia fredda. Per qualche mistica ragione il mio intuito mi ha portato a iscrivermi a un segretissimo gruppo Facebook dedicato al concetto di fiamma gemella. Mi piaceva l’idea di condividere e ampliare le mie idee in proposito, perciò mi sono iscritta e, dopo essere stata approvata, ho postato qualche riga sulla mia esperienza.

Già per quello mi sono sentita dare dell’egoica. A quanto pare è immorale dire pubblicamente che ci sono persone risvegliate e altre dormienti. Non importa se è un dato di fatto, che tra l’altro rispetto visto che ognuno ha il suo disegno di vita, se lo dici è perché ti senti superiore. Okay, ne prendo atto. Poi, nei commenti, per rispondere alle domande di altri utenti ho fatto la pipì fuori dal vasino e ho iniziato a parlare della mia esperienza con le fiamme astrali, primordiali e terrene. È stato a quel punto che si è scatenato l’inferno. La fiamma è una e una sola: l’anima divisa in due e messa in due corpi terreni. Punto. E chi osa contraddire la verità assoluta del moderatore sarà bannato.

Io, portatrice di notizie false e tendenziose a quanto pare ho distrutto il clima ortodosso del gruppo. Non mi sono sprecata nemmeno di rispondere. Ho cancellato il post iniziale e mi sono auto-rimossa. Mea culpa, mea maxima culpa. Incassa e porta a casa, anarchica bastarda.

Ecco, io mi ci vedo nell’universo, con la mia fiamma primordiale, al massimo del mio potere malefico. Siamo seduti in un bar galattico e discutiamo sul futuro:

«Senti un po’, Aid, il prossimo pianeta lo distruggo io.»

«E no, cazzo. Hai distrutto già questo, il prossimo è mio!»

«Senti, giochiamocela. Chi finisce per primo una pinta di birra si becca il pianeta.»

«E chi perde?»

«Si incarna sulla Terra.»

«Affare fatto.»

Ecco come sono finita in questo posto di merda, tra l’altro a scontare il karma di tutti quei pianeti distrutti.

Insomma, non importa che l’anima sia infinita, che si scinda in tantissime vite su più universi, che nel farlo stringa un numero spropositato di legami così enormi da essere inconcepibili per il nostro cervellino umano. La fiamma gemella è una sola! Già, come no.

Però li invidio quelli delle verità in pugno. Per loro la vita è più semplice e la notte, invece di scrivere, dormono.

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