martedì 12 dicembre 2023

La Terra fa schifo


Ho passato anni a cercare di essere grata. Anni a cercare di trovare un senso, colpevolizzandomi per ogni singolo dettaglio sbagliato della mia vita. Anni a convincermi che se non avevo l’amore, l’abbondanza e la gioia era un mio problema poiché io stessa creavo la mia realtà. Anni e anni e anni di fuffa guru zen fomentata da costosissimi corsi e nozioni inculcate da “maestri” del tutto addotti.

Per comprendere, dopo, che non è così. Non attrai quello che ti meriti, non ti porti sfiga se non sei grato e non cambia nulla se passi la vita in uno stato di infelicità piuttosto che in buoni sentimenti. Certo, la felicità ha una vibrazione più alta della tristezza, ma solo se parliamo di “sfera umana” nel momento in cui la tua vibrazione corporea e animica supera certi limiti, puoi anche passare la giornata a piangere dalla disperazione e non cambia una beneamata cippa. In sostanza, la Terra non è uno splendido paradiso, è una merda. Questo pianeta di cui dovremmo essere grati, questa vita che possediamo e che dovremmo apprezzare sono emerite schifezze. Gabbie per lo spirito e l’anima.

Non scrivo queste righe con la rabbia nel cuore, sia chiaro, le scrivo finalmente con gli occhi aperti. Sbarrati in realtà. Sono arrivata a quella sorta di illuminazione mistica in cui vedi il senso più ampio delle cose. Sto nel qui e ora e il presente è cacca.

Questo weekend ero a Milano e alle sei del mattino passeggiavo nella galleria Vittorio Emanuele II. Tra l’albero di natale firmato Gucci e le vetrine di Swarovski c’erano i senza tetto rannicchiati tra plaid e cartoni per non morire assiderati. Uno spettacolo agghiacciante. Ora, cari “operatori di luce”, ditelo a loro che si stanno creando la propria realtà, che hanno scelto di sperimentare questa cosa, che hanno gli strumenti per capovolgere la loro vita. Diteglielo mentre stanno immobili per non scoprire i piedi e morire di freddo. Io, vedendoli, mentre camminavo verso il primo bar aperto per fare colazione, ho pianto.

La Terra è una merda, punto. In ogni suo dettaglio finemente progettato per portarci via speranza ed energia. Dalla griglia cristallina che imprigiona il nostro spirito sottoterra per abituarci, fin da vivi, a essere batterie, alle entità che ci rubano l’anima di notte. Dai programmi imposti dalla nascita per farci soffrire (karma) ai reset successivi alla morte per indurci a tornare in questo inferno. Tutto a misura d’uomo, per usarci, studiarci e consumarci.

E no, non esistono alieni buoni, amorevoli famiglie stellari che ti sostengono quando stai male o angioletti benevoli che ti mandano piume e monetine. Nessuno verrà a salvarti. Devi solo scegliere il modo in cui preferisci essere sfruttato.

La maniera per uscirne? Svegliarsi. E a quelli che dicono: bisogna godersi la vita fino in fondo, carpire tutte le sfumature dell’esistenza perché la vita è speciale e preziosa, dico: andate in centro a Milano d’inverno alle sei del mattino e, tra Gucci e Swarovski, svegliate un clochard e spiegatelo a lui quanto è bella e preziosa la vita.

Io da questa Terra non vedo l’ora di uscire.


giovedì 27 aprile 2023

Primavera


Non scrivo da quattro mesi su questo blog. Troppo tempo in effetti. Buona parte della colpa è del lavoro, sempre troppo, e di Tik Tok, su cui ormai posto settimanalmente vari video.
È stato un periodo intenso, spesso frenetico, tra casi complicati ed energia sempre più alta, ma, nonostante ciò, a volte insufficiente. Sto percorrendo in pieno il mio progetto di vita, il motivo per cui sono tornata su questo mondo spesso molto infausto. Ciò non significa che sia felice, però non mi lamento, mettiamola così. E seppur tutto il tempo passato a lavorare, sono riuscita anche a sfornare un libro nuovo, il primo di tre (credo), ovvero l’attesissimo seguito di TRI. Questa storia mi entusiasma e c’è ancora davvero tanto da scrivere.
Sì, a tutti gli effetti negli ultimi mesi sono rinata. Ho riallacciato rapporti dimenticati, ho eliminato rapporti logori e sono diventata molto più simile alla mia anima, nel bene e nel male. A poco a poco tutti i poteri assopiti stanno riaffiorando e il mio equilibrio è diventato pressoché perfetto, traguardo raggiunto con molta fatica, liberandomi in primo luogo dalle manipolazioni esterne.
Cosa accadrà d’ora in avanti non lo so, ma di sicuro la mia cerchia si sta allargando così come le consapevolezze. Per il resto mi metto anch’io in prima fila, con il popcorn in mano.

lunedì 9 gennaio 2023

Registri Akashici ESTESI


Credo che questo sarà il primo di una serie di post sull’argomento. Registri Akashici Estesi. Finora tutti abbiamo sentito almeno nominare i Registri Akashici, ovvero la biblioteca energetica di tutte le incarnazioni di questa vita. Ma se vi dicessi che ora è possibile accedere ai Registri Akashici Estesi? Ovvero all’archivio di tutte le incarnazioni di tutte le nostre emanazioni?

Si parte da questa idea: l’anima incarnata in me è solo una minuscola parte. Oltre a me, Lorena, ci sono almeno altre 11 esistenze separate e parallele che non hanno nulla a che fare con le mie esperienze personali. Premetto che il numero 12 per le vite parallele è usato da Kryon e da altri esseri canalizzati ma non ne ho alcun riscontro per ora. Il tutto cresce esponenzialmente se mettiamo in campo il concetto di multiverso. Ma restiamo in questo universo.

E se potessi accedere, oltre alle mie vite precedenti, a tutte le conoscenze e le esperienze delle altre 11 me?

Da questa estate, più o meno, nelle mie bilocazioni astrali ho avuto modo di incontrare altre me. Al momento ne ho incontrate tre. Due le ho del tutto integrate, la terza a metà. Tre me molto diverse, con capacità più grandi, energia maggiore e, in un paio di casi, anche valori del tutto opposti. Una di queste posso dire che è dall’altro lato della barricata: se io sto dalla parte di famiglie stellari & C., provenendo da lì (ex Hathors), lei è uno di quegli alieni che rema contro (la famosa parte oscura da combattere). Ebbene, sono sempre io. È sempre la mia anima scissa in un’esperienza diversa. Non fa parte del mio ciclo di reincarnazioni eppure siamo legate. E questo la dice lunga sulla stupidità del concetto di Luce e Buio. Perché ci siamo incontrate? Molto semplice, perché ora si può. Con la caduta totale del velo e la possibilità di viaggiare in astrale ovunque, molti luoghi un tempo inaccessibili ora si possono frequentare.

Una volta incontrata una nostra diversa emanazione, si forma un ponte, una sorta di legame animico ma anche cerebrale. Da lì possiamo scegliere se e quanto prendere: vogliamo integrare completamente questa parte? Vogliamo distaccarci? Io, che vivo il tutto come un’infinita possibilità di crescita, ho deciso di lasciare da parte il pensiero razionale, gli insegnamenti, la guida di esseri stellari e seguire solo l’intuito personale.

Così ho integrato del tutto la prima e la seconda emanazione incontrata. Ora sto integrando lentamente la terza e diversissima me.

Risultato? La mia vibrazione personale ora oscilla tra i 5 e i 6 milioni di bovis. È la prima volta che lo dichiaro pubblicamente, all’inizio questa cifra enorme mi spaventava. Aumentando la vibrazione ho ampliato le mie capacità energetiche: i lavori che faccio, anche per altri, sono infinitamente più potenti. Se prima per recuperare un’anima o affrontare un’energia ostile dovevo prosciugare la mia forza, ora risolvo tutto in poco tempo e senza ripercussioni personali. Insomma, sono cresciuta tanto in pochissimi mesi e, con l’ultima emanazione, ho avuto risposte a un’infinità di crucci spirituali.

Una di queste risposte è stata proprio sui Registri Akashici Estesi, nome coniato da me per rendere l’idea. Ho cercato in rete altre informazioni in merito, non trovandone, ma non credo di essere la prima a parlarne. Pertanto invito voi a mandarmi dei link, se ne avete.

Come accedere? In modo molto semplice, così come per i Registri Akashici personali (e se qualcuno tenta di propinarvi un corso di iniziazione, perché altrimenti non si può, vi sta rapinando). L’ho fatto anche stasera nel mio gruppo di meditazione avanzata partendo dal buio cosmico, anche detto campo quantico delle infinite possibilità. È apparso uno stupendo portale fatto di energia che al suo interno aveva un corridoio con tante porte quante le emanazioni parallele.

Sono entusiasta di questa scoperta e piena di gioia e curiosità per le possibilità che si apriranno ancora, incontrando tutte le altre me. 


venerdì 6 gennaio 2023

Befana e simbologia


La Befana non è una strega, secondo le antiche mitologie è in realtà una dea dell’inverno, vecchia perché rappresenta il ciclo della vita dell’anno che si conclude. Però attenzione perché se guardiamo il ciclo della vita (nascita, sviluppo, maturazione, vecchiaia, morte), la fine e l’inizio sono una accanto all’altro. Per questo la Befana rappresenta la soglia in cui morte e vita si toccano.

La soglia si spalanca e pone i mondi (terreno e spirituale) in stretto contatto, il famoso velo che si assottiglia. Velo che in realtà abbiamo già la possibilità di far cadere del tutto se lo vogliamo.

Oggi è un giorno in cui non c’è più né morte né nascita, è un giorno propizio alla trasformazione. Siamo in piena transizione: il vecchio che diventa il nuovo. Siamo in un’energia favorevole al cambiamento e da questo viene il simbolo della scopa: la soglia che segna la fine di un periodo e l’inizio di un altro (vedi salto della scopa). La scopa spazza, porta via la vecchia polvere e prepara il terreno al nuovo inizio. Nella tradizione, la Befana, volando sui campi con la scopa, prepara i terreni agricoli alle semine: il vecchio che torna nel nuovo.

Il falò (bruciare la vecchia) non deve essere confuso con i vecchi processi alle streghe nel periodo dell’inquisizione, anche perché la mitologia della Befana è assai più vecchia. La Befana in realtà, come una fenice, brucia, si rinnova, per risorgere dalle sue ceneri, per trasformarsi nel nuovo ciclo.

Quindi auguro a tutti una fantastica rinascita da tutti i punti di vista possibili!