Se bazzicate nell’ambiente “olistico” vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in qualche codice o Linguaggio di Luce. Da qualche anno, infatti, tanti operatori hanno iniziato a canalizzate queste espressioni che, di base, si dividono in: segni disegnati, linguaggio, movimento delle mani.
I segni disegnati sono dei veri e propri simboli che possono essere focalizzati in pochi tratti o addirittura in pagine e pagine di codici.
Il linguaggio, come dice il termine stesso, è una lingua parlata. Come per quelle terrestri, ci sono un’infinità di Lingue Stellari con inflessioni e parole diverse.
Il movimento delle mani può esserci da solo o unirsi alle lingue parlate. In pratica è una sorta di manipolazione dell’energia in cui i codici diventano movimenti fisici.
Qualunque sia l'espressione, lo scopo è aiutare a sciogliere ciò che non serve più, aumentare la vibrazione e ricollegarsi alla propria natura spirituale.
Tutti gli esseri umani, potenzialmente, conoscono le Lingue Stellari nelle loro molteplici forme, poiché tutti siamo stati esseri stellari. Tuttavia, solo gli umani davvero pronti al risveglio ricordano. Non fraintendete quest’ultima frase. Ci sono operatori risvegliati che non parlano o scrivono Linguaggi di Luce. Penso dipenda anche dal ruolo che si ricopre sulla Terra e dall’obiettivo che la nostra anima si è posta.
C’è da aggiungere anche un altro importantissimo dettaglio: non tutti i Linguaggi Stellari sono di Luce.
Mi spiego meglio. Nella nostra ristretta mente umana che ha bisogno di classificare tutto, abbiamo chiamato Linguaggio di Luce tutto quello che arriva dallo spazio. Ma lo spazio non è tutta Luce, per metà è Caos. I popoli stellari caotici non hanno linguaggi? Certo che li hanno e, se siamo sulla loro lunghezza d’onda, parleremo Lingue di Caos e non di Luce.
Luce e caos, sempre qui finiamo. Non c’è giusto o sbagliato. Se siamo totalmente nella Luce, siamo nell’immobilità dell’anima pura. Nell’amore, certo, ma un amore statico in cui tutto si annulla. Se siamo completamente nel Caos, tutto è confusione.
La vita, soprattutto carnale, deve essere nell’equilibrio. Yin & Yang.
Arrivando al succo, se siamo disequilibrati, in sintonia con i popoli stellari caotici, probabilmente canalizzeremo Lingue di Caos e non di Luce. Condividendole con altri, aiuteremo il Caos e non la Luce.
Come capire da che “parte” stiamo? Al di là dell’intuito personale, che può essere del tutto compromesso, basta anche un semplice test di radiestesia, l’importante è che sia fatto nell’assoluta neutralità.
Quanto sono nella Luce da 0 a 100%? Avere un 20%/30% di caos è normale e salutare, oserei dire. Sopra al 50% cominciate a mettervi in allerta.
Quanto il codice che ho canalizzato è nella Luce? E così via.
Concludendo, discernete con attenzione chi lasciate entrare nella vostra vita, che siate canalizzatori o riceventi.