mercoledì 18 maggio 2022

Linguaggi di Luce


Se bazzicate nell’ambiente “olistico” vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in qualche codice o Linguaggio di Luce. Da qualche anno, infatti, tanti operatori hanno iniziato a canalizzate queste espressioni che, di base, si dividono in: segni disegnati, linguaggio, movimento delle mani.

I segni disegnati sono dei veri e propri simboli che possono essere focalizzati in pochi tratti o addirittura in pagine e pagine di codici.

Il linguaggio, come dice il termine stesso, è una lingua parlata. Come per quelle terrestri, ci sono un’infinità di Lingue Stellari con inflessioni e parole diverse.

Il movimento delle mani può esserci da solo o unirsi alle lingue parlate. In pratica è una sorta di manipolazione dell’energia in cui i codici diventano movimenti fisici.

Qualunque sia l'espressione, lo scopo è aiutare a sciogliere ciò che non serve più, aumentare la vibrazione e ricollegarsi alla propria natura spirituale.

Tutti gli esseri umani, potenzialmente, conoscono le Lingue Stellari nelle loro molteplici forme, poiché tutti siamo stati esseri stellari. Tuttavia, solo gli umani davvero pronti al risveglio ricordano. Non fraintendete quest’ultima frase. Ci sono operatori risvegliati che non parlano o scrivono Linguaggi Stellari. Penso dipenda anche dal ruolo che si ricopre sulla Terra e dall’obiettivo che la nostra anima si è posta.

C’è da aggiungere anche un altro importantissimo dettaglio: non tutti i Linguaggi Stellari sono di Luce.

Mi spiego meglio. Nella nostra ristretta mente umana che ha bisogno di classificare tutto, abbiamo chiamato Linguaggio di Luce tutto quello che arriva dallo spazio. Ma lo spazio non è tutta Luce, per metà è Oscurità. E qui va fatta una grande precisazione: Luce non è bene e Oscurità non è male. Sono due forme di energia diversa.

La vita deve essere nell’equilibrio. Yin & Yang. 

Luce e Oscurità, sempre qui finiamo. Non c’è giusto o sbagliato. Se siamo totalmente nella Luce, siamo nell’immobilità dell’anima pura. Nell’amore, certo, ma un amore statico in cui tutto si annulla. Se siamo completamente nel caos, tutto è confusione.

Arrivando al succo, se siamo disequilibrati probabilmente canalizzeremo lingue a loro volta di disequilibrio e non di armonia. Condividendole con altri, aiuteremo il caos.

Come capire se siamo in equilibrio? Al di là dell’intuito personale, che può essere del tutto compromesso, basta anche un semplice test di radiestesia, l’importante è che sia fatto nell’assoluta neutralità.

Quanto sono nel disequilibrio da 0 a 100%? Un 20% di disequilibrio ci sta, oltre cominciate a mettervi in allerta.

Quanto il codice che ho canalizzato è in equilibrio? E così via.

Concludendo, discernete con attenzione chi lasciate entrare nella vostra vita, che siate canalizzatori o riceventi.

venerdì 13 maggio 2022

Siamo soli

Tutti passiamo momenti caotici nella nostra vita. Attimi di buio totale in cui i sentimenti negativi prevalgono. Ci svegliamo la mattina in preda a rabbia, rancore e tristezza. Un giorno, due giorni, un mese. Periodi interi della nostra vita sono inghiottiti dal buio. A me è capitato la scorsa estate, tra fine agosto e settembre. Ho avuto un mese che potrei definire “la notte nera dell’anima”. In quel periodo non ero sola. Si erano avvicinate a me delle anime antiche con cui ho vissuto tante esistenze.

Voi direte: “Che bello, ti hanno aiutata ad affrontare la tua crisi?”

Col cazzo.

Sono entrate nella mia vita un bel giorno e mi hanno fatto sentire amata, a casa, felice come non lo ero da anni. Completa. Per poi abbandonarmi nel caos. Nel periodo peggiore in assoluto, invece di venirmi in soccorso, di aprirmi gli occhi, di aiutarmi, hanno mentito, hanno omesso eventi e fatti. Mi hanno esclusa, però fingendo di farmi partecipe. Il tutto condito da messaggi carini ed emoticon accattivanti, come si usa nella cosiddetta era moderna.

L’ho saputo ieri e, dopo una notte insonne, ho deciso di mettere tutto nero su bianco. D’altronde la scrittura è sempre stata il modo migliore per esprimermi.

Ed è così che va la vita, cari lettori: siamo soli. Nei momenti peggiori siamo sempre soli. Ficcatevelo in testa.

E forse vi chiederete perché mai se queste anime così antiche e affini mi erano vicine, mi hanno abbandonato proprio nel momento del bisogno. Semplice: avevano paura.

A quanto pare il mio caos fa paura. Non ero pronta, non ero adatta ma soprattutto ero pericolosa. Si sa, noi rosse stronze un po’ di fifa la facciamo, se poi consideriamo che in tante vite ero votata al male, posso capire perché.

Sapete cos’è successo poi? Io ho sofferto enormemente per la perdita di queste persone che si sono allontanate del tutto. All’epoca non ne capivo la ragione e, ovviamente, a domanda diretta non hanno risposto.

In questa lunghissima notte in bianco, dopo aver compreso la verità, mi sono arrabbiata e intristita e disperata. Infine è spuntata l’alba. Ho preso i miei quadranti di radiestesia e ho fatto qualche misurazione. Oggi la mia vibrazione è infinitamente superiore alla loro. E per infinitamente intendo proprio infinitamente, come un lombrico con un angelo. Mentre la mia percentuale di caos è molto più bassa della loro.

In poche parole, in questi mesi io sono diventata una dea e loro sono le cacchette che hanno dimostrato di essere a settembre.

Una dea non parla così? Avete ragione, ma d’altronde in primis resto sempre una Rossa Stronza. E ne vado fiera.

Se anche voi siete nella vostra “notte nera dell’anima”, non mollate e non confidate in nessuno. Ne uscirete, ve lo assicuro, e sarete più forti e divini che mai.