lunedì 30 settembre 2013

Ebraim...



“Non mi aveva mai preparato a essere un figlio, né mi aveva dimostrato cosa fosse un padre, però mi aveva insegnato a essere un Re.”
Ebraim Eldanár Raliel - TRI

(Ebook ancora in offerta fino a domani!)


venerdì 27 settembre 2013

TRI



"... un bacio morbido, leggero, in cui poter sentire il sapore della sua pelle, il suo calore. Non so per quanto tempo rimanemmo così, godendo di quell’istante infinito, sfiorando appena le mani l’uno dell’altra con il cuore in gola e la sensazione che non ci fosse nulla di più bello al mondo."


giovedì 26 settembre 2013

Offerte libri settembre

TRI - Capitolo primo: La Profezia:
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Buona lettura! :D

mercoledì 18 settembre 2013

La bilancia della parità

Qualche decina di anni fa il rapporto tra uomo e donna era semplice quanto ingiusto: le donne carine trovavano marito con facilità, le altre si accontentavano. L’uomo, bello o brutto che fosse, sceglieva la donna in base all’aspetto e alla ricchezza, e a lei, lusingata soltanto per pochi mesi, aspettava una vita di figli e fatiche. Sfornare figli, pulire e dire sempre e solo sì, a qualunque ingiustizia o angheria. Questo era il ruolo della donna, un tempo. In quanto agli uomini, a loro spettava solo lavorare. Se non trovavano più la moglie affascinante, potevano avere una o più amanti. Punto, fine delle storie.

Al giorno d’oggi, con l’emancipazione economica delle donne, i ruoli sono cambiati. La donna sceglie, non l’uomo. I parametri non sono più o non sono soltanto la ricchezza, una buona famiglia o le capacità intellettuali, un fattore sempre più di rilievo è l’aspetto fisico. C’è una sorta di parità tra i sessi: entrambi cercano un partner attraente. Poi, sul significato della parola attraente si potrebbe disquisire per giorni, ma resta il fatto che, per quanto donna o uomo possano essere colti e interessanti, difficilmente si riesce a passare sopra alla “bruttezza”.

L’uomo è costretto, e dico costretto perché sono ancora pochi quelli che lo fanno per piacere personale, a curare il proprio fisico, andare in palestra, scegliere un look accattivante e magari usare un buon profumo. La donna, d’altro canto, secondo le regole dalla moda e degli uomini, si fa bella passando tra le mani dell’estetista, dalla parrucchiera, dal personal trainer e così via.

Le coppie funzionano per una sorta d’inspiegabile alchimia nella quale la bilancia deve stare sempre al centro: tu fai questo per me e allora io faccio questo per te. Vuoi un figlio? Bene, in cambio voglio una casa. Vuoi andare in ferie lì? Ok, allora il prossimo anno sceglierò io il posto... e così via. Da, uomo comanda donna esegue, si è passati a: facciamo un compromesso.

Ma sarà poi vera questa parità? Oppure ancora una volta gli uomini fanno credere alle donne quello che vogliono? Diciamocelo, le donne sono stupide. Si sono adeguate a un canone di bellezza dettato dai maschi e che continua a farle soffrire. Perché un uomo con la pancia e le rughe ha fascino e una donna invece è da buttare? Perché le femmine devono subire ogni settimana estenuanti cerette o altre cure dolorose mentre il massimo che fanno i maschi è andare a tagliarsi i capelli?

Rispetto a cinquant’anni fa le cose sono cambiate tantissimo, ma un concetto resta identico: la donna continua a soffrire, l’uomo no.
Forse il problema delle donne è uno solo: sono talmente brave a soffrire e a sopportare da darlo per scontato... 
Donne! Smettiamola di dire NO ai grassi saturi! Mangiamoci un vaso di Nutella e restiamo con le gambe pelose e, soprattutto, mandiamo a quel paese gli uomini che non ci vogliono così!


giovedì 12 settembre 2013

Qualcosa di bello

La vita ci stupisce sempre, costantemente. Nulla accade come lo abbiamo immaginato, pensato, sperato. E niente arriva nella maniera che vorremmo. A volte può capitare, ma di solito non è così.
Sono stata un po’ assente da questo blog perché nell’ultimo mese e mezzo la mia vita è stata stravolta. Prima con la malattia di mio padre, poi con problemi economici e infine con grandi rotture: persone che avevo vicine da una vita se ne sono andate per sempre. Si dice che quando si arriva a toccare il fondo non si possa fare altro che salire... io ero solita dire: si può sempre scavare. Invece la vita, per una volta, mi ha riservato cose inaspettatamente belle.
Forse questa felicità durerà un battito di ciglia, forse per sempre, non mi è dato da sapere, ma voglio godere del momento. Voglio assaporare la scrittura del mio nuovo libro pagina dopo pagina, i progetti in corso e quelli che forse partiranno a breve. E poi, soprattutto, desidero tenere vicino al mio cuore una persona che ho avuto la fortuna di conoscere. Un caso, una coincidenza, o forse il destino. Sta occupando tutti i miei pensieri, ogni secondo in cui la mia mente vaga libera. Non saprei definire se si tratti di amore, ma non importa. È un istante prezioso e felice, e non voglio perdermene nemmeno un frammento.

A volte, improvvisamente, accade qualcosa di bello.