In realtà dovrei dire che ero una cliente storica perché dopo l’ultima esperienza ho deciso che mai più acquisterò mobili Ikea.
Da almeno cinque anni la qualità è scesa. Scesa vertiginosamente. Hanno iniziato a risparmiare sul materiale delle viti, e adesso ti danno i mobili in un surrogato del truciolare.
Durante le ferie ho deciso di risistemare il mio studio e, dopo aver visitato diversi mobilifici, ho optato per Ikea. Ho trovato Brusali, un mobiletto carino, dall’aria retrò, e ho deciso di prenderne due. Sembrava molto solido in negozio, forse perché era avvitato al pavimento. Avrei dovuto verificare con più attenzione la struttura.
Durante le ferie ho deciso di risistemare il mio studio e, dopo aver visitato diversi mobilifici, ho optato per Ikea. Ho trovato Brusali, un mobiletto carino, dall’aria retrò, e ho deciso di prenderne due. Sembrava molto solido in negozio, forse perché era avvitato al pavimento. Avrei dovuto verificare con più attenzione la struttura.
Fatto sta che dopo aver svuotato i vecchi mobili e accatastato tutto in cucina, ho fatto il giro all’Ikea per gli acquisti. Una mattina persa in negozio e un’altra mattina persa nel tentativo di montare il primo mobile. Il materiale dei pannelli era così scadente che le viti non riuscivano a stare su: stringendole si spaccava il “legno”. Dopo aver imprecato per due ore, ho deciso di smontarlo e riportarlo in negozio, per andare in seguito in un altro mobilificio e acquistare la mia opzione numero due.
Al reso i commessi hanno voluto sapere cosa fosse successo e, mostrato il problema, non hanno aggiunto nulla. Hanno tentato di propinarmi una tessera buono, ma io dovevo comprare altro e volevo i soldi. Ho dovuto insistere per averli, e si sono anche confrontati in due. La sorpresa? Siccome ho pagato con bancomat, non potevo avere contanti. Assegni figuriamoci. Dovevano farmi un bonifico. Tra me e me ho pensato “ok, in tre giorni arriva, anticiperò i soldi per l’altro mobile ma avrò subito il denaro a disposizione”, peccato che il commesso abbia decretato dai quattro ai sette giorni. A nulla sono servite le proteste.
Seduta in disparte, ho cercato l’IBAN, nel frattempo la coda è aumentata e per riuscire a comunicare i dati ho dovuto attendere un’ora. Insomma, due giorni di ferie bruciati per niente. Il pomeriggio ho comprato la madia vista da Casa Tua che, con un piccolo extra, mi hanno portato e montato due giorni dopo. Bella e solida.
Il tutto è accaduto tra il 19 e il 20 agosto. Dopo sette giorni ho scritto una mail di sollecito, alla quale mi hanno risposto che la pratica era in fase di elaborazione (ma non dovevo ricevere i soldi entro massimo sette giorni?). Altri due giorni dopo mi ha scritto l’ufficio competente dicendo che avevano provato a contattarmi (balla) e che l’IBAN era sbagliato. Forse perché non avevano messo l’IT davanti, cosa elementare per qualunque ufficio amministrativo. Ho rimandato i dati, sempre più irritata, e atteso altri due giorni. Ancora niente.
Oggi sollecito di nuovo a entrambe le mail e scopro che i solleciti a Ikea non piacciono, infatti per due volte di fila mi arriva un messaggio automatico:
La ringraziamo per averci contattato, per aprire una segnalazione deve utilizzare l'apposita pagina direttamente dal nostro sito web www.ikea.it
Il mio bonifico? Non si sa.
Cara Ikea, se hai deciso di perdere i clienti, sei sulla buona strada. Per quanto mi riguarda, non acquisterò più nessun mobile da te.