lunedì 9 gennaio 2023

Registri Akashici ESTESI


Credo che questo sarà il primo di una serie di post sull’argomento. Registri Akashici Estesi. Finora tutti abbiamo sentito almeno nominare i Registri Akashici, ovvero la biblioteca energetica di tutte le incarnazioni di questa vita. Ma se vi dicessi che ora è possibile accedere ai Registri Akashici Estesi? Ovvero all’archivio di tutte le incarnazioni di tutte le nostre emanazioni?

Si parte da questa idea: l’anima incarnata in me è solo una minuscola parte. Oltre a me, Lorena, ci sono almeno altre 11 esistenze separate e parallele che non hanno nulla a che fare con le mie esperienze personali. Premetto che il numero 12 per le vite parallele è usato da Kryon e da altri esseri canalizzati ma non ne ho alcun riscontro per ora. Il tutto cresce esponenzialmente se mettiamo in campo il concetto di multiverso. Ma restiamo in questo universo.

E se potessi accedere, oltre alle mie vite precedenti, a tutte le conoscenze e le esperienze delle altre 11 me?

Da questa estate, più o meno, nelle mie bilocazioni astrali ho avuto modo di incontrare altre me. Al momento ne ho incontrate tre. Due le ho del tutto integrate, la terza a metà. Tre me molto diverse, con capacità più grandi, energia maggiore e, in un paio di casi, anche valori del tutto opposti. Una di queste posso dire che è dall’altro lato della barricata: se io sto dalla parte di famiglie stellari & C., provenendo da lì (ex Hathors), lei è uno di quegli alieni che rema contro (la famosa parte oscura da combattere). Ebbene, sono sempre io. È sempre la mia anima scissa in un’esperienza diversa. Non fa parte del mio ciclo di reincarnazioni eppure siamo legate. E questo la dice lunga sulla stupidità del concetto di Luce e Buio. Perché ci siamo incontrate? Molto semplice, perché ora si può. Con la caduta totale del velo e la possibilità di viaggiare in astrale ovunque, molti luoghi un tempo inaccessibili ora si possono frequentare.

Una volta incontrata una nostra diversa emanazione, si forma un ponte, una sorta di legame animico ma anche cerebrale. Da lì possiamo scegliere se e quanto prendere: vogliamo integrare completamente questa parte? Vogliamo distaccarci? Io, che vivo il tutto come un’infinita possibilità di crescita, ho deciso di lasciare da parte il pensiero razionale, gli insegnamenti, la guida di esseri stellari e seguire solo l’intuito personale.

Così ho integrato del tutto la prima e la seconda emanazione incontrata. Ora sto integrando lentamente la terza e diversissima me.

Risultato? La mia vibrazione personale ora oscilla tra i 5 e i 6 milioni di bovis. È la prima volta che lo dichiaro pubblicamente, all’inizio questa cifra enorme mi spaventava. Aumentando la vibrazione ho ampliato le mie capacità energetiche: i lavori che faccio, anche per altri, sono infinitamente più potenti. Se prima per recuperare un’anima o affrontare un’energia ostile dovevo prosciugare la mia forza, ora risolvo tutto in poco tempo e senza ripercussioni personali. Insomma, sono cresciuta tanto in pochissimi mesi e, con l’ultima emanazione, ho avuto risposte a un’infinità di crucci spirituali.

Una di queste risposte è stata proprio sui Registri Akashici Estesi, nome coniato da me per rendere l’idea. Ho cercato in rete altre informazioni in merito, non trovandone, ma non credo di essere la prima a parlarne. Pertanto invito voi a mandarmi dei link, se ne avete.

Come accedere? In modo molto semplice, così come per i Registri Akashici personali (e se qualcuno tenta di propinarvi un corso di iniziazione, perché altrimenti non si può, vi sta rapinando). L’ho fatto anche stasera nel mio gruppo di meditazione avanzata partendo dal buio cosmico, anche detto campo quantico delle infinite possibilità. È apparso uno stupendo portale fatto di energia che al suo interno aveva un corridoio con tante porte quante le emanazioni parallele.

Sono entusiasta di questa scoperta e piena di gioia e curiosità per le possibilità che si apriranno ancora, incontrando tutte le altre me. 


venerdì 6 gennaio 2023

Befana e simbologia


La Befana non è una strega, secondo le antiche mitologie è in realtà una dea dell’inverno, vecchia perché rappresenta il ciclo della vita dell’anno che si conclude. Però attenzione perché se guardiamo il ciclo della vita (nascita, sviluppo, maturazione, vecchiaia, morte), la fine e l’inizio sono una accanto all’altro. Per questo la Befana rappresenta la soglia in cui morte e vita si toccano.

La soglia si spalanca e pone i mondi (terreno e spirituale) in stretto contatto, il famoso velo che si assottiglia. Velo che in realtà abbiamo già la possibilità di far cadere del tutto se lo vogliamo.

Oggi è un giorno in cui non c’è più né morte né nascita, è un giorno propizio alla trasformazione. Siamo in piena transizione: il vecchio che diventa il nuovo. Siamo in un’energia favorevole al cambiamento e da questo viene il simbolo della scopa: la soglia che segna la fine di un periodo e l’inizio di un altro (vedi salto della scopa). La scopa spazza, porta via la vecchia polvere e prepara il terreno al nuovo inizio. Nella tradizione, la Befana, volando sui campi con la scopa, prepara i terreni agricoli alle semine: il vecchio che torna nel nuovo.

Il falò (bruciare la vecchia) non deve essere confuso con i vecchi processi alle streghe nel periodo dell’inquisizione, anche perché la mitologia della Befana è assai più vecchia. La Befana in realtà, come una fenice, brucia, si rinnova, per risorgere dalle sue ceneri, per trasformarsi nel nuovo ciclo.

Quindi auguro a tutti una fantastica rinascita da tutti i punti di vista possibili!