venerdì 30 agosto 2013

Fire


"A distanza, in mezzo al nulla, un fuoco. Il nulla divenne immagine, mutò fino a darmi la parvenza di uno spazio fisico: la notte, la terra e un falò acceso, nient’altro."


venerdì 23 agosto 2013

Meglio self che male accompagnati

Oggi parliamo di Shadowhunters, saga che, grazie al film in prossima uscita, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Ho deciso di acquistare, o meglio, farmi regalare, il primo libro, Shadowhunters - Città di ossa, da mia madre, in un gesto impulsivo dopo averlo visto in offerta al centro commerciale. Se guardo prima il film, di solito non leggo più i libri, è più forte di me, amo la sorpresa e, se conosco la trama a priori, non c’è gusto, soprattutto visto il finale terribile del primo libro.

Il primo libro parte lento e, a mio avviso, con delle scene ingarbugliate e poco credibili ma, una volta preso il ritmo, non si riesce più a staccarsi dalle pagine. Ho divorato il primo in due giorni e poi, presa dallo sconforto (visto che era domenica), mi sono catapultata in libreria a cercare il secondo. Ho recuperato una versione vecchia di Città di cenere e l’ho praticamente bevuta in 24 ore, odiando ancora una volta Cassandra Clare per il finale terribile: bisognerebbe bastonare la donna solo per le chicche che riserva nelle ultime pagine. Oggi sto leggendo il terzo, Città di vetro, recuperato in biblioteca.
Premetto che, come si comprende leggendo sopra, la storia mi piace ed è diventata una specie di droga, ma non voglio disquisire su questo. Parliamo invece dell’editing scandaloso, anzi no, direi VERGOGNOSO, che ha fatto Mondadori.

Io sono una scrittrice self, questo significa che alle mie spalle non ho una casa editrice e uno stuolo di editor pronti ad aiutarmi. Io sono sola. Nella travagliata nascita dei miei libri ho sempre cercato di migliorare, ho fatto editing dopo editing per correggere tutti i refusi, fino all’ultimo, realizzato da un professionista, per scoprire le imperfezioni mancanti. Immagino che non sia completamente perfetto, come qualunque altro libro, è impossibile correggere tutto, qualcosa sfugge sempre. Da quando leggo, indipendentemente dalla casa editrice, un certo numero di refusi c’è sempre, magari due e tre, ma ci sono. Mondadori, in Shadowhunters, ha fatto un lavoro scandaloso... anzi, secondo me non l’ha proprio fatto.
Qui non si parla di due o tre refusi, ma di errori colossali: grammatica scorretta, punteggiatura errata, maiuscole dove dovrebbero andare minuscole e viceversa, frasi scritte in corsivo senza senso, parole urlate scritte in maiuscolo (???), per non parlare di accenti sbagliati e, ovviamente, di una quantità indecente di refusi.
Il congiuntivo non esiste. Nel libro che sto leggendo ora, di cui sono circa a metà, avrò contato almeno dieci frasi con tempo verbale errato... e probabilmente tante mi sono sfuggite.

Facciamo presto a dire: i giovani non leggono e non conoscono l’italiano... dovrebbero leggere di più. Ma se i giovani leggono Shadowhunters, visto che il target è adolescenziale, cominciano a credere che questo sia l’italiano. Non bastano chat e telefonini a rovinare la loro grammatica, possiamo ringraziare anche Mondadori!

Per SELECTED SelfPublishing ho letto libri self che non avevano nemmeno la metà degli errori di Shadowhunters, errori, tra l’altro, imputabili unicamente alla casa editrice italiana; tali libri, prima di ottenere il marchio “book approved” sono stati editati e corretti. Shadowhunters non passerebbe “l’esame”.

Da self ho sempre faticato per correggere i miei errori, vergognandomi ogni volta che qualcuno scovava un refuso, non dirò frasi tipo: “Giacché Mondadori fa così, me ne frego anch’io”. No, io sono FIERA di non fregarmene: amo scrivere e mi piace migliorarmi. I miei libri non sono perfetti, forse all’interno troverete ancora qualche frase scorretta, ma posso ammettere di fare costantemente del mio meglio.
Mondadori, nonostante la sfilza di professionisti al suo servizio, ha avuto la faccia tosta di pubblicare uno schifo (e ribadisco, non per la storia ma per l’editing), una sorta di bozza non riletta in cui le ripetizioni di termini e gli errori si riscontrano in ogni riga.

Questa è l’editoria italiana... complimenti! Meglio restare self e continuare a scrivere per passione.

domenica 18 agosto 2013

Tocco...


"...non c’era nulla all’infuori di lui, delle sue labbra, del tocco delle sue mani. La resistenza cessò quasi subito e, al suo posto, divamparono sentimenti insoliti e contrastanti. Lo desideravo e mi sentivo in colpa per questo. Volevo che quell’attimo non finisse, bramavo il contatto con le sue braccia, il solletico dei capelli sulle guance, anche se sapevo di doverlo interrompere."


domenica 4 agosto 2013

Amore

Amore, con la A maiuscola. Quante delle coppie che esistono si amano davvero? Quante sono convinte di amarsi, anche se non è così?
Il bisogno che abbiamo dell’altro si mimetizza molto bene da sentimento, ed ecco che il desiderio di avere qualcuno al proprio fianco si trasforma in amore. Quando qualcosa nella nostra vita si modifica, e dell’altro non abbiamo più necessità, magicamente il sentimento svanisce.
Perché accade questo? Non possiedo una verità divina, non sono in grado di capire la gente, ma amo riflettere e trarre insegnamenti dal mio stesso comportamento. All’apparenza sono una persona che non accetta critiche, il mio spirito difensivo e polemico tende ad aggredire chi mi fa notare gli errori... ma poi penso, a volte troppo.
Ho trentaquattro anni e mi sento sola. È un’innegabile realtà. Ho una vita economicamente instabile, devo badare a tutte le mie necessità completamente da sola e, a volte, mi manca una figura maschile, un punto di riferimento, un “appiglio” in caso di bisogno o, più semplicemente, una persona che possa darmi un gesto di affetto, che possa abbracciarmi quando sto male.
Non c’è nessuno del genere nella mia vita e troppo spesso mi manca.
È in situazioni come questa che l’Amore si confonde con il Bisogno. Ho bisogno di qualcuno da avere vicino, allora una parte della mia testa mi fa credere di amare. E credo che sia in un fattore simile che molte coppie incappano. Le più fortunate alla fine s’innamorano davvero e il Bisogno trova il giusto coronamento; altre coltivano solo quella necessità e spesso vivono infelici, senza senso di appagamento. Ingannare il proprio inconscio lascia il tempo che trova.
Io possiedo un inconscio molto forte e presente, pressante oserei dire, uno di quelli che non ti dà mai un contentino. In questo momento della mia vita è particolarmente forte e mi manda un messaggio tipo: “Brutta cretina, lo sai perfettamente che non è di un uomo che hai bisogno, tu devi soltanto credere in te stessa.”
E così resto sola. Per quanto cerchi qualcuno, anche attraverso infimi mezzi come siti d’incontri, non trovo mai una persona degna di nota. Posso iscrivermi a mille corsi, incontrare tanti ragazzi interessanti, ma senza concludere nulla.
Grazie inconscio, grazie davvero di darmi questa fantastica lezione di vita!
La sostanza è questa: fino a quando non vorrò un uomo per complemento e non per necessità, fino allora non lo troverò. Della serie, rimboccati le maniche e smettila di frignare.
Presumo che altri non abbiano un inconscio così forte, oppure che si limitino a non ascoltarlo. Trovano un uomo/donna come ripiego o, se non lo trovano, incolpano il destino avverso o il fatto che gli uomini/donne siano tutti stronzi. Ammetto che spesso sfoghi simili sono usciti anche dalla mia bocca, lasciando un gusto amaro sul palato.
In questo momento sono a casa dei miei, nella mia vecchia cameretta. Mio padre entrerà in ospedale domani per una brutta operazione, cosa che fino a oggi sapevano poche persone, e io mi sento infinitamente sola. Non credo ci sia un campo nella mia vita che, in questo momento, funzioni a dovere, ma mi resta sempre quella parte di me che non mi abbandonerà mai: la parte spirituale, quella che amo chiamare sé superiore. Oh no, non parlo di Dio, non so nemmeno se ci credo in Dio, ho una visione di vita e di morte decisamente diversa rispetto la maggior parte della gente. Quello a cui mi riferisco è un pezzetto della mia anima che vede e sa tutto, compreso l’insegnamento che devo trarre da questa vita.
Beh, quando sono così sola, mi affido a quella parte. Non sempre ci riesco, sia inteso, spesso mi lascio andare a una mera depressione. Ma quando ce la faccio, allora è bellissimo e mi sento perfettamente completa... senza uomini e senza un surrogato di amore, ma con un Amore vero, puro e infinito quanto l’universo.
Buona domenica a tutti.