venerdì 13 maggio 2022

Siamo soli

Tutti passiamo momenti caotici nella nostra vita. Attimi di buio totale in cui i sentimenti negativi prevalgono. Ci svegliamo la mattina in preda a rabbia, rancore e tristezza. Un giorno, due giorni, un mese. Periodi interi della nostra vita sono inghiottiti dal buio. A me è capitato la scorsa estate, tra fine agosto e settembre. Ho avuto un mese che potrei definire “la notte nera dell’anima”. In quel periodo non ero sola. Si erano avvicinate a me delle anime antiche con cui ho vissuto tante esistenze.

Voi direte: “Che bello, ti hanno aiutata ad affrontare la tua crisi?”

Col cazzo.

Sono entrate nella mia vita un bel giorno e mi hanno fatto sentire amata, a casa, felice come non lo ero da anni. Completa. Per poi abbandonarmi nel caos. Nel periodo peggiore in assoluto, invece di venirmi in soccorso, di aprirmi gli occhi, di aiutarmi, hanno mentito, hanno omesso eventi e fatti. Mi hanno esclusa, però fingendo di farmi partecipe. Il tutto condito da messaggi carini ed emoticon accattivanti, come si usa nella cosiddetta era moderna.

L’ho saputo ieri e, dopo una notte insonne, ho deciso di mettere tutto nero su bianco. D’altronde la scrittura è sempre stata il modo migliore per esprimermi.

Ed è così che va la vita, cari lettori: siamo soli. Nei momenti peggiori siamo sempre soli. Ficcatevelo in testa.

E forse vi chiederete perché mai se queste anime così antiche e affini mi erano vicine, mi hanno abbandonato proprio nel momento del bisogno. Semplice: avevano paura.

A quanto pare il mio caos fa paura. Non ero pronta, non ero adatta ma soprattutto ero pericolosa. Si sa, noi rosse stronze un po’ di fifa la facciamo, se poi consideriamo che in tante vite ero votata al male, posso capire perché.

Sapete cos’è successo poi? Io ho sofferto enormemente per la perdita di queste persone che si sono allontanate del tutto. All’epoca non ne capivo la ragione e, ovviamente, a domanda diretta non hanno risposto.

In questa lunghissima notte in bianco, dopo aver compreso la verità, mi sono arrabbiata e intristita e disperata. Infine è spuntata l’alba. Ho preso i miei quadranti di radiestesia e ho fatto qualche misurazione. Oggi la mia vibrazione è infinitamente superiore alla loro. E per infinitamente intendo proprio infinitamente, come un lombrico con un angelo. Mentre la mia percentuale di caos è molto più bassa della loro.

In poche parole, in questi mesi io sono diventata una dea e loro sono le cacchette che hanno dimostrato di essere a settembre.

Una dea non parla così? Avete ragione, ma d’altronde in primis resto sempre una Rossa Stronza. E ne vado fiera.

Se anche voi siete nella vostra “notte nera dell’anima”, non mollate e non confidate in nessuno. Ne uscirete, ve lo assicuro, e sarete più forti e divini che mai.

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