Ho cercato il termine sciamano sul dizionario, il significato è “presso alcune religioni primitive, l'individuo cui si attribuisce la capacità di comunicare con le potenze superiori. ESTENS. Personaggio ispirato e carismatico.”
Essere una sciamana, oggi, implica responsabilità, sia perché, appunto, si diventa un “personaggio ispiratore” sia perché a tutti gli effetti si acquisisce una forma di potere. Essere connessi al “tutto”, alla Terra e a dimensioni superiori equivale ad avere una maggiore capacità di plasmare il proprio quotidiano.
Nel mio piccolo mi rendo conto dell’influenza che ho iniziato ad avere sugli altri e questo mi carica anche di una grande responsabilità. Usare le parole giuste e i concetti adeguati è fondamentale. Ma al di là di quello che dico o scrivo o del modo in cui mi sento (magnifica, nella luce, piena di energia), che cosa implica essere sciamana?
Per me è qualcosa di molto concreto. Significa essere connessa davvero al tutto. Essere nel presente eppure guardare in contemporanea a passato e futuro, quasi non ci fosse il flusso temporale. Significa usare la mia energia personale per aiutare la Terra nella sua evoluzione, connettendo il mio “sole interiore” al suo, o anche soltanto illuminare la giornata di una persona in difficoltà; essere sensibile e percepire ogni piccola alterazione. Non vuol dire regalare la mia energia, di cui ho iniziato ad avere sacro rispetto, piuttosto indicare una strada, lasciando il libero arbitrio.
La libertà è fondamentale: tutti abbiamo il nostro percorso, e solo perché qualcuno non ha ancora raggiunto le nostre consapevolezze, non significa sia nell’errore.
Essere sciamana significa anche non sentirsi superiore, non credere di avere tutte le verità in tasca, essere sempre pronta allo scambio, avere una mente aperta e multidimensionale. Sbagliare. Sì, essere sciamana significa anche permettersi di sbagliare, perché magari in quel momento il proprio “sentire” è diverso o meno sviluppato, ma non farne un dramma, ritornare sui propri passi e aggiustare il tiro; è sapere di essere imperfetta e di lavorare per migliorarsi in ogni attimo.
Una sciamana è libera: non ha bisogno di nessuno pur facendo parte e aiutando il tutto.
Concludendo, “sciamana” per me non è un titolo, è un modo di vivere, essere e interagire. È un impegno che mi assumo con me stesa (e gli altri) ogni giorno, con il discernimento per allontanare chi inquina la mia energia.
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