mercoledì 24 luglio 2019

Ingresso su Nuova Terra


Come si giungerà a Nuova Terra? Questa è una gran bella domanda che non solo mi ronza in testa da giorni e giorni, ma mi viene anche posta da altri. I libri che leggo parlano di un punto critico nel quale Gaia, lo spirito della Terra, si ribellerà, e solo chi avrà la capacità di elevarsi alla quinta dimensione con lei potrà continuare la vita sul pianeta. Può essere difficile da credere.
Quello che posso dire io, è che da giorni ho una triplice visione di me stessa: una parte di me è nelle viscere della terra, ad assorbire energia dal nucleo del pianeta; un’altra è nello spazio, all’interno di un’astronave di cristallo, intenta a guardare il pianeta al fianco della mia “nonna stellare”, ovvero un’antica abitante pleiadiana. L’ultima è la me attuale, sulla Terra nella sua vita quotidiana. Oggi più che mai sento tutte e tre le parti e da ciò scaturisce l’esigenza di questo post.
Per il cambiamento servirà un cambio epocale, il famoso Armageddon di cui narra anche la bibbia, forse. Da scrittrice fantasy mi piace immaginare una vera e propria fine del mondo così come si vede nei film: la natura prende il sopravvento, calamità di ogni genere si abbattono sul genere umano e l’unico modo per sopravvivere è simile a quello scelto dagli abitanti di Telos allo sprofondare di Lemuria. Per noi la via di fuga sarà passare direttamente dalla terza alla quinta dimensione, cioè stabilizzare le nostre vibrazioni allo stesso livello che assumerà Gaia. Non significa spostarsi di pianeta o nascondersi sotto una montagna, ma solo essere più connessi alla nostra parte divina, in qualche modo meno “carnali”. A livello fisico non ci sembrerà di cambiare aspetto, ma in realtà diventeremo invisibili per chiunque vibri a livello inferiore, un po’ come descritto nella Profezia di Celestino.
Sembra sul serio un finale fantasy. Non ho risposte certe e i libri che sto leggendo per il momento sono ancora vaghi sulle modalità. La cosa più bella sarebbe che tutta l’umanità accresca di livello senza bisogno di catastrofi. Questa opzione sarà difficile da raggiungere in breve tempo, molti sceglieranno di restare nella terza dimensione e, se posti al baratro, moriranno per incarnarsi in un altro pianeta di pari livello e lì continuare il percorso secondo i loro tempi. Già, anche questo per molti sembrerà un racconto fantasy, d’altronde mi è stato detto “ti prenderanno per folle, ma tu continua con la tua coerenza”.
La cosa buffa è che proprio adesso mi è ritornato in mente un brevissimo racconto scritto l’11/01/2009 (numero pazzesco, eh? Sommati danno il Cambiamento), quando ancora non sapevo nulla di anima o dimensioni. Ve lo riporto così com’era, perdonerete lo stile acerbo.

Il 31 dicembre 2037* era l'ultimo giorno di vita per Luna e per tutti gli esseri che ancora si potevano definire umani. Era seduta nel salone principale di quella che una volta era la casa dei suoi genitori. Fuori dalle finestre tutto mutava rapidamente man mano che le vite cambiavano forma.
Quella casa era permeata da mille sentimenti ma l’aura eterica dei suoi genitori non era più presente. La loro anima, ormai in pace, aveva raggiunto gli spiriti guida che appartenevano a quella razza.
Un ultimo sguardo alle finestre, il sole stava tramontando. Luna si sedette per terra, chiuse gli occhi e poco dopo uscì coscientemente dal suo corpo carnale. 
La sua anima volteggiò leggera in ogni anfratto di quella casa per spingersi più in alto, fuori nel cielo. In pochi secondi sovrastò tutta la vallata e osservò inorridita quello che l’uomo era riuscito a fare.
L'ultima guerra nucleare aveva provocato il genocidio di molte specie viventi e di gran parte della razza umana.
Ma quel tremendo atto non produsse solo effetti negativi perché finalmente, dopo millenni, l’evoluzione della specie fece un balzo in avanti. I pochi superstiti decisero di affidarsi nuovamente al loro Karma e di lasciare i loro corpi fisici per esplorare l’immensità dell'universo.
Per molti i vincoli umani erano solo un ricordo.
Quella notte tutti gli esseri umani ancora in vita sul pianeta li avrebbero raggiunti per condividere e comprendere le nuove scoperte.
Luna era pronta, abbandonò ogni resistenza che il suo corpo umano ancora le imponeva e il suo spirito si riempì di un unico e potente sentimento: amore. 
Un amore puro, autentico senza fini o aspettative. Per la prima volta la sua Presenza-guida le parlò: “Benvenuta, figlia mia” e da quelle parole ebbe inizio la sua nuova vita.

L’ho riletto e sono rimasta basita. Al di là della fine apocalittica, che non condivido più, quanto saggia ero senza in realtà conoscere nulla? La prova che tutte le risorse sono dentro di noi. Tutte. Siamo i più grandi maestri di noi stessi.
La me razionale non sa ancora come fisicamente si passerà a Nuova Terra, la me sciamana è pronta a intuirlo. Ci ritorneremo al momento opportuno.

* numeri sommati: Spiritualità

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