lunedì 22 luglio 2019

Il lavoro su Nuova Terra


Avevo già accennato alla possibilità di lavorare per piacere e non per obbligo. Vorrei entrare un po’ più nel dettaglio dell’economia.
Premesso che l’indigenza sarà sanata e che tutti avranno un tetto sulla testa, se lo desidereranno, il lavoro sarà parte integrante del Nuovo Umano.
So che per noi, oggi, il desiderio maggiore è “stare sempre in vacanza”, ma in realtà è un desiderio fittizio. Quello che noi vogliamo è la libertà di fare ciò che più ci aggrada. Per alcuni è passare il tempo in mezzo alla natura, per altri creare, per altri ancora guardare telefilm. Insomma, noi non vogliamo vincoli.
Su Nuova Terra chiunque potrà crearsi il proprio lavoro e avere abbondanza. I mestieri che oggi riteniamo “svilenti” non esisteranno più poiché troveremo il modo di non averne la necessità. L’inquinamento sarà solo un ricordo, il problema dello smaltimento rifiuti anche, la vecchiaia non esisterà più, pertanto molte attività di oggi andranno a scomparire. Questo non significa che spariranno i posti di lavoro, ne creeremo altri innovativi.
Ad esempio ci sarà un nuovo modo di sfruttare la creatività. Prendiamo uno stilista che voglia disegnare capi. Non guarderà più solo all’estetica ma anche alla “funzionalità”. I vestiti, come tutto quello che verrà a contatto con noi, avranno lo scopo di farci stare ancora meglio. Esisteranno abiti con vere e proprie funzioni, tipo migliorarci l’umore, caricarci di energia, rilassarci, e così via. Nuove figure lavorative imprimeranno nei tessuti tutto ciò, e lo stilista farà in modo di creare gli abiti in base alle esigenze. 
Continueranno ad esistere gli agricoltori e i commercianti, ma anche qui il sistema sarà diverso. Non si useranno pesticidi, si potrà comunicare con le piante e con gli insetti, parlare alla loro genetica. Le malattie dei raccolti saranno un vecchio ricordo. Nuovi specialisti infonderanno energia alle colture per farle crescere rigogliose. Si compreranno soprattutto i prodotti locali ma, vista la semplicità degli spostamenti, sarà possibile rifornire i negozi con prelibatezze da tutto il mondo: in ogni attività saranno presenti cabine di “teletrasporto” per mandare e ricevere materiali. L’era dei camion e delle lunghe code sarà finita.
Esisteranno ancora gli impiegati e gli uffici, ma il ricordo delle fastidiose code in Posta, con operatori frustrati e problemi di ogni genere, svanirà. Premesso che chiunque sarà nell’onda vibrazionale di quinta dimensione, anche il lavoro alla scrivania diventerà un piacere. Immaginate funzionari sorridenti che vi accolgono dicendo: “Cosa posso fare per migliorare la tua giornata, caro fratello/sorella”. La burocrazia sarà snella, le pratiche semplici. La maggior parte delle richieste si potranno fare con i nuovi computer e una rete internet mille volte più potente dell’attuale. Avete presente gli ologrammi stile Star Wars? Faranno parte della vita quotidiana. Ci rivolgeremo agli uffici solo per questioni che richiedano una presenza diretta. Anche per la tecnologia saranno necessarie figure professionali.
Insomma, il lavoro non mancherà di certo, però le ore saranno minori e la retribuzione meritocratica. Nella mia Nuova Terra esisterà ancora una forma di moneta, ma servirà esclusivamente per gli “extra”. La sussistenza di base, cibo sano, casa, istruzione e arte, sarà fornita a tutti dal governo, che in cambio chiederà delle ore di servizio comunitario in base alla propria predisposizione. In ogni caso, essendo tutti in perfetto equilibrio, non ci troveremo più di fronte a casi di ricchezza smisurata contro la povertà.
Potrei parlare per ore dei nuovi mestieri, come ad esempio il giardiniere che non avrà più bisogno di tagliare l’erba poiché le chiederà gentilmente di non superare una certa altezza; o dei pasticceri che non guarderanno più solo al gusto e all’estetica, ma anche al vero valore nutritivo e al tipo di energia vibrazionale impressa nei loro dolci. Magari ci ritornerò in futuro.
Quello che so, è che tutto questo è molto più vicino di quanto crediamo, e io lo vedrò in questa incarnazione.

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