sabato 17 dicembre 2022

Tanto tu sei forte


Questo anno è stato un disastro dal punto di vista emozionale. O magari è stato l’anno del calcio in culo galattico, chissà.

Ogni singolo mese è accaduto qualcosa di destabilizzante. E per citarne solo tre, in primavera c’è stata la scoperta delle balle di quella che ritenevo la mia miglior amica. Sono stata manipolata e sfruttata senza rendermene conto. In autunno mi ha pugnalato alle spalle quella che ritenevo una collega.

“No, figurati, non ci faremo mai concorrenza.” Quante bugie. Mi ha copiato perfino la parole nei post su Facebook.

Infine, per allietare il Natale, l’unico uomo che abbia mai amato così tanto si è sposato. Con un’altra, ovvio. Senza nemmeno avere le palle di dirmelo. Alla faccia di tutti i suoi “sei importante per me”.

“Cosa ti aspettavi?”, mi dice qualcuno di schietto.

In effetti, niente. Niente con la mente razionale, certo. Per il cuore è un altro paio di maniche.

Un anno doloroso. Forse troppo doloroso.

“Ma tanto tu sei forte.”

Eccola la frase del cazzo. Tanto io sono forte e allora posso anche soffrire. Non mi tocca, giusto?

In realtà io sono fragile come chiunque altro. Anzi, di più. Perché sono più empatica, più aperta e più disponibile in tutto. Io soffro di più.

Sentire ogni volta quel fottutissimo “tanto tu sei forte” mi fa incazzare in modo allucinante.

Però in fondo, molto in fondo, è vero.

Soffro di più ma dopo un po’ ricordo. Rammento che in me scorre il sangue di una dea cazzuta con un’anima talmente antica da aver contribuito a creare il concetto di incarnazione, eoni prima della Terra. Ricordo che sono circondata da compagni astrali pronti a infondermi tutta la loro energia. Ricordo che sono morta e tornata in vita così tante volte da non poterne tenere il conto.

Cosa saranno mai queste quisquiglie umane? Che cosa sarà mai un uomo pirla che ha scordato i patti di anima che aveva scelto o una bimbetta ancora nel loop del risentimento?

Ricordo che sto integrando ogni mia emanazione e che la mia energia ha raggiunto livelli difficilmente tollerabili per un corpo umano, e tra tutte le lacrime appare un microscopico sorriso.

Sì, resterò ancora oggi a piangere tutto il mio dolore. Poi segnerò un’altra tacca sulla corazza e domani tornerò a essere l’anima sfolgorante in grado di accecare il mondo.

Dopotutto significa questo essere forte.


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