giovedì 20 ottobre 2022

Dentro di me


Ho scelto una strada difficile, controcorrente. Ho accettato di essere un faro nel caos, ma a che prezzo?

Ogni giorno qualcuno mi disprezza, parla alle mie spalle, mi reputa sbagliata. Qualcuno accecato dall’ego, convinto di avere tutte le risposte in tasca. Le mie guide sanno e io so. E sto zitta. Ogni giorno affronto i problemi e i dubbi altrui. Ogni giorno vedo anche qualcuno tornare a sorridere. Che soddisfazione, direte.

E per ogni sorriso c’è qualcun altro che commenta “tu sei il demonio”. Per ogni persona aiutata ce n’è una diffidente e finta.

E vado avanti.

Ho passato ogni dolore possibile in questa vita. Solitudine, depressione, senso di colpa, rabbia, ingiustizia, tradimento… ho sondato le più profonde emozioni umane per prepararmi al mio disegno. Non è finita, certo, è un costante lavoro, una continua crescita.

E sempre, sempre, sempre c’è il dubbio. Sono ancora dalla “parte giusta”? L’auto-controllo è routine mattutina. Un esame spietato su me stessa ogni singolo giorno perché quando si lavora con gli altri, la prima cosa è essere sicuri di sé stessi. E io, beh, io dubito costantemente.

L’universo è instabile, le energie sono altalenanti, le lotte ininterrotte. Fazioni, gruppi, scelte. Nulla resta fermo. E con questo tutto, fluisco anch’io. Per questo sono severa con me stessa più che con ogni altra persona. Per questo inorridisco con chi non sa nulla e crede di sapere tutto. Con chi si autoproclama guaritore come se stesse vendendo pollo fritto al mercato. Di guaritore uno ne abbiamo avuto, e lui mai si è vantato, mai ha cercato.

Ah, in realtà sono gelosa. Per questi è facile: sue lati, bene e male. Magari fosse così semplice. Poi c’è chi, dopo aver saputo, spegne tutto. Rinuncia alle conoscenze e ai doni in nome di una tranquilla vita terrena. Forse hanno ragione loro a prendersi almeno quella briciola di felicità senza più paranoie, senza più controlli.

Io no, io ho scelto.

A volte mi chiedo se potrò mai avere anche solo un frammento della loro serenità. Per ora lotto, mi esamino accuratamente, spesso impreco per il mio ruolo ma proseguo. Va bene così. Un giorno alla volta seguendo il flusso.

Non mi preoccupo più tanto del domani, mi affido a quella parte divina che sa più di me. Chiudo gli occhi, respiro, e continuo per un altro giorno.

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