Chi mi conosce sa che il mio pollice non è verdissimo.
Diciamo che oscilla tra il marrone e il verde marcio. Un’amica ha detto che
dovrei fare un reality show dedicato alle mie piante in terrazzo, per vedere ogni
giorno quale “resterà nella casa” e quale “uscirà”. In sostanza, quando mi alzo
il mattino, esco e mi chiedo: “Chissà cos’è ancora vivo oggi.” Da un certo
punto di vista è emozionante... ogni giorno una scoperta!
Io e le mie piante non ci capiamo, parliamo due lingue
diverse: loro mi dicono “sole”, io capisco “acqua”. Tuttavia, alcune
persistono, superano la mia imbranataggine giardinieristica e restano vive,
come ad esempio quella cosa verde che pende dal mobile che ho davanti ora,
mentre scrivo, non chiedetemi il nome... però è bella.
In terrazzo, tra una pianta di menta decisa a sopravvivere
all’inverno, un basilico stecchito, un rosmarino, un ciclamino e un’altra
entità botanica non meglio definita, c’è un alberello di limoni. L’ho comprato
(ed è costato pure parecchio) appena trasferita in questa casa e, visto il peso
massiccio, morirà qui.
Questa pianta di limoni è una metafora della mia vita, me ne
sono resa conto oggi. L’ho acquistata bella e rigogliosa, adattata a una forma
particolare, quasi artistica. Le ho dato un habitat non ottimale per crescere e
migliorare, ma con delle possibilità. Lei, tuttavia, ha avuto grossi problemi
fin dall’inizio: prima non capivo la giusta quantità di acqua, e l’ho quasi
fatta morire di sete, poi afidi e parassiti hanno iniziato a infestarla.
Per tutta l’estate mi sono affannata con insetticidi e
trattamenti specifici, senza ottenere nulla. In autunno ho provato con un altro
prodotto biancastro, suggerito da mio padre, che il pollice ce l’ha verdissimo.
Ha migliorato la situazione, ma i parassiti non sono morti.
Nonostante tutto, la pianta è sopravvissuta, ha creato
foglie nuove e tante gemme. Stanca dei continui trattamenti, a inizio inverno
ho preso una decisione: “Legge dell’evoluzione, se supera il freddo bene,
altrimenti me ne frego.”
Adesso la mia “limonera” è appoggiata al muro della casa, in
un punto riparato del terrazzo, Continua ad avere parassiti di vario genere e qualcosa
di nero cola da certe foglie. Alcune addirittura cadono, stremate. Ma è viva e
le foglie nuove sono particolarmente rigogliose. Le gemme hanno prodotto dei
frutti e conto tre bei limoni di media grandezza. Quelli che c’erano già sulla
pianta, li ho raccolti ed erano buonissimi.
Sì, credo che questa pianta sia la metafora della mia vita.
Sopravvivrà all’inverno?
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