venerdì 13 luglio 2012

Ma quante ne faccio?

Potrei parlarvi dei giorni frenetici che sto vivendo, potrei raccontarvi della mia ricerca di un appartamento a Treviso e della gente disonesta che si trova in giro, potrei disquisire sul clima, il caldo torrenziale o semplicemente sull'ultima puntata di True Blood. Invece vi parlerò della Verbena e, ancora più nello specifico, della mia passione per fare il sapone in casa. 
Sapone mania. Tutto è iniziato suppergiù la scorsa estate quando, per puro caso, ho deciso di partecipare a un corso di poche ore in un agriturismo. Un pomeriggio tra soda caustica, aromi naturali e pallosissime spiegazioni tecniche. Mi chiedo chi, tra le persone presenti al corso, abbia continuato, o provato, a fare il sapone successivamente.
Io ovviamente sì. Potevo rifiutare una sfida del genere?
Da quel momento ho iniziato a sbizzarrirmi: cannella e arancio, vaniglia e latte, arancio e limone, tè verde... e l’ultimo: Verbena. 
Quando dico Verbena tanti penseranno a Vampire Diaries. Nel telefilm la suddetta pianta è un naturale nemico dei vampiri, può ferirli e nei casi peggiori essergli fatale, mentre, se ingerita o portata addosso dagli umani, questi non potranno essere attaccati o soggiogati.
Cercando su Wikipedia si scopre che in effetti la pianta ha origini e utilizzi assai strani, cito testualmente: “Veniva usata dalle tribù indiane, da maghi e stregoni per incantesimi e sacrifici agli Dei, per questo veniva chiamata anche erba sacra. La verbena era sacra ad Iside e agli antichi romani. La pianta è anche nota per le sue proprietà magiche e afrodisiache. Una leggenda narra che fu utilizzata sul Monte del Calvario per cicatrizzare le ferite di Gesù Crocefisso ed ancora oggi, nella liturgia della festività dedicata all'Assunzione di Maria, viene utilizzata per benedire le chiese.” 
Perché ho scelto proprio la Verbena? A causa di un’amica (Fosca, lo so che stai leggendo anche se fai finta di niente!) che per il mio compleanno mi ha regalato un kit da bagno con quella profumazione... un aroma fantastico! 
Tra due settimane le splendide saponette che vedete nella foto saranno utilizzabili e, al solito, io sarò la cavia :) ...per cui... oltre a essere protetta da attacco vampiresco (oddio, parliamone, se un certo Lestat mi attaccasse non mi opporrei di certo) sarò anche profumatissima e depurata (altra proprietà della pianta). Con il caldo di agosto può fare solo bene!

Ps. Toccare le saponette ancora in fase di essiccazione per fare una foto... e poi toccarsi gli occhi, NON va bene. Forse diventerò cieca.

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