mercoledì 25 luglio 2012

Booktrailer & C.

Non farò nomi, anche perché la lista sarebbe molto lunga. Da note case editrici ai libri autoprodotti. 
Oggi voglio lanciare un appello. Non si tratta di una cosa molto seria, non citerò la crisi dell’editoria e nemmeno la drastica chiusura delle più vecchie librerie. Non parlerò nemmeno di vampiri o di Twilight per cui, se siete finiti su questo blog per errore, potete andarvene ora. 
No. Parlerò di booktrailer. 
Che cos’è questa strana parola che si sente tanto spesso ultimamente? Sostanzialmente, da qualche anno a questa parte, sta andando di moda creare un piccolo video per presentare i libri. Cito testualmente le parole di Santa Wikipedia: “Il booktrailer è un videoclip, uno spot, un trailer realizzato per pubblicizzare un libro. Attraverso l'utilizzo di suoni, parole e soprattutto immagini sintetizza il contenuto del libro stesso, cercando di ricrearne l'atmosfera. Di fronte al problema della diminuzione dei lettori, il booktrailer, il cui veicolo principale di distribuzione è la rete, si prefigge lo scopo di divulgare i libri, utilizzando un linguaggio simile a quello del trailer cinematografico, per avvicinare un pubblico più vasto.” 

Avete presente i trailer cinematografici? Ecco, una cosa simile. Secondo me, per avere successo, sono fondamentali e imprescindibili alcuni punti: 

1- Il booktrailer deve essere corto. Un minuto circa, non di più, soprattutto se siete un pinco pallino qualunque e il vostro libro non se lo fila nessuno. 
2- Deve essere interessante. È inutile che raccontiate punto per punto la trama del vostro libro, probabilmente quando arriverò alla fine del video non avrò più voglia di leggerlo! (Senza contare i casi, e purtroppo ce ne sono, in cui spoilerano pure la fine.) 
3- Deve essere fatto con gusto. Non servono effetti speciali strabilianti o attori pagati, ma, porca paletta, almeno mettete le immagini a tutto sfondo senza lasciare mezzo quadro vuoto perché la foto è verticale! 
4- Il testo deve essere grazioso e leggibile. Frasi possibilmente corte in italiano corretto (ho appena visto un booktrailer con almeno tre errori di ortografia e uno di punteggiatura... iniziamo bene) e con un font accettabile. NO! Il Comic sans non è un font accettabile! 

Io non avevo mai fatto un video animato in vita mia (se escludiamo i tentativi con flash dieci anni fa) eppure, da perfetta autodidatta, credo di aver fatto un lavoro godibile e interessante. Sei una grafica, direte voi... certo saper usare certi programmi aiuta, ma non è tutto. A volte, piuttosto di certi obbrobri inguardabili, sarebbero meglio una manciata di foto mirate che scorrono e dei testi ben fatti. 
In ogni caso il mio appello è: 

SE NON SAPETE FARLO, NON FATELO! 

Credetemi... farete una figura migliore e, forse, qualcuno rischierà anche di comprarvi il libro.

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