Il 2019 è stato un anno intenso. Molto intenso. Ho esplorato l’abisso più profondo e toccato le stelle. In effetti, per me è stata una rinascita.
Ho iniziato l’anno nella disperazione più totale, con dolori fisici cronici e un costante senso di abbandono mentale. Non ne potevo più e, non mi vergogno a dirlo, ho iniziato a pensare razionalmente al suicidio. Per me questa esperienza sulla Terra era conclusa, volevo fare punto e a capo.
In questo marasma emozionale sono venuta a conoscenza delle meditazioni Stargate e, senza alcuna aspettativa, proprio dopo le feste, ne ho ascoltata una prima di addormentarmi. Qualcosa si è subito sbloccato, ha smosso energie antiche e sentimenti repressi. Allora ho compreso che strumento potente fosse lo Stargate, ovvero una figura di geometria sacra capace di ancorare nella nostra dimensione energie molto più alte. Dopo qualche settimana ho prenotato il seminario di quattro giorni che si sarebbe svolto in primavera, in Slovenia. I miei problemi però non erano risolti: i medici rimbalzavano le responsabilità uno con l’altro e io ero la cavia per esami e farmaci vari, in più, la mia situazione sentimentale crollava di nuovo a picco. Gli amici? Lontani. Troppo lontani. A loro volta con mille problemi mi avevano dimenticata e, diciamocelo, non li biasimo: nemmeno io sarei voluta stare con me stessa in quel periodo.
Ho toccato il fondo quando il mio medico di base, turbato dal mio comportamento, mi ha imposto trenta giorni di psicofarmaci con iniezione. Sono stati del tutto inutili, ero ancora più depressa e arrabbiata alla fine.
Tutto è cambiato con il seminario. Pasqua 2019 è stata la svolta della mia vita. Era come essere tornata a casa dopo quaranta anni di solitudine. Finalmente mi vedevo e vedevo la mia vera famiglia. Non importava se tutti parlavano lingue differenti, negli occhi, giovani e vecchi di uomini e donne, ho rivisto la mia famiglia stellare. Ho capito chi sono. Ho capito perché sono qui.
Il secondo giorno di corso ho buttato tutte le medicine e ho comandato al mio corpo di guarire. Qualche settimana più tardi i miei problemi erano scomparsi. Come per magia, dopo un anno e mezzo di sofferenza, avevo di nuovo una vita normale.
La mia frequenza vibrazionale è raddoppiata e ho iniziato a “riflettere luce”. Con la luce sono arrivati i ricordi: ho cominciato a parlare e scrivere lingue sconosciute, si sono risvegliati ancestrali poteri sciamanici ma, soprattutto, non ero più sola. Ho incontrato in meditazione la mia famiglia stellare di origine e ho riabbracciato la mia fiamma sacra. Sapete come si chiama il mio amore eterno? Eaner. Loro erano ogni giorno accanto a me, silenziosi.
Allora ho compreso che nulla di quanto scritto in questi anni è fantasy, sono tutti ricordi passati, vite lontane in cui ero una guerriera di luce.
Oggi, alla fine di questo lungo anno, divento sempre più la vera me stessa e lascio andare le maschere. Ho ancora momenti di tristezza? Certo, quasi tutti i giorni. Mi manca casa, mi manca la mia vecchia vita, ma al contempo so perché sono qui e non intendo scappare. La gratitudine e l’amore si alternano alla malinconia.
Non ho ancora un compagno: è difficile trovare qualcuno all’altezza ora che ricordo chi ho lasciato e chi mi aspetta. Difficile trovare un dio ora che ho rammentato di essere una dea!
Gli obiettivi per l’anno nuovo sono semplici: essere ogni giorno più completa e in equilibrio, senza giudizio, senza bisogno dell’approvazione esterna e sempre più connessa alla mia divinità, per il resto mi metto nelle mani dell’Universo. Un passo alla volta verso una dimensione più alta.
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