lunedì 22 giugno 2015

Neo Genesis Evangelion - 22 giugno 2015

Neon Genesis Evangelion (Shin seiki Evangerion, lett. "Il vangelo del nuovo secolo"), anche noto come Evangelion o Eva, è una serie televisiva anime di 26 episodi creata nel 1995 dallo studio Gainax e sceneggiata e diretta da Hideaki Anno. Il primo episodio della serie è ambientato il 22 giugno 2015.
La storia si svolge a Neo Tokyo-3, una futuristica città che ha preso il posto della vecchia Tokyo dopo una catastrofe planetaria chiamata Second Impact. Il protagonista, Shinji Ikari, è un ragazzo reclutato dall'organizzazione paramilitare Nerv per pilotare un mecha gigante chiamato Evangelion e combattere in questo modo i nemici dell'umanità conosciuti come Angeli. Questa è in sostanza la trama della storia. 
A un primo sguardo potrebbe sembrare il classico anime pieno di azione e robottoni. Non è così.
Ho deciso di scrivere questo post perché ho amato, e amo, alla follia questa serie. Credo sia in assoluto il cartone con la miglior introspezione psicologica dei personaggi, dove ogni episodio porta a riflettere su sé stessi e la propria vita.
Ferite psicologiche, rapporti interpersonali problematici, lotte contro i propri turbamenti interiori sono solo alcuni dei temi presi in considerazione. Il passato traumatico di ogni personaggio prende vita e assume un ruolo importante negli eventi che si susseguono.
Ognuno ha una parte fondamentale e la storia, l’azione e il combattimento, è un pretesto per scendere in profondità nell’animo umano.
Se non l’avete ancora visto, vi consiglio caldamente di farlo. Ogni minuto merita la vostra attenzione.
Lascio il dialogo dell’ultima scena (che vedete nel video in inglese), una parte che mi fa puntualmente commuovere.

Shinji:
Ma certo! Anche questo è un mondo, una possibilità racchiusa in me. Il mio io attuale non è il mio io assoluto. Possono esistere molti me stessi. Ma certo! Può esistere anche un me stesso che non è un pilota di Eva.
Misato:
Pensando così anche il mondo della realtà non è affatto male.
Shinji:
Può darsi che il mondo della realtà non sia male. Però io odio me stesso.
Makoto:
A recepire la realtà come brutta e spiacevole è il tuo animo.
Aoba:
Il tuo animo che cambia la realtà in verità.
Maya:
L’angolazione da cui guardi la realtà, la posizione da cui la cambi, bastano piccole differenze in ciò per causare grandi mutamenti nell’animo.
Kaji:
Esistono tante verità quante sono le persone.
Kensuke:
Però, la tua verità è soltanto una, una nozione alterata da una visione del mondo ristretta per proteggere te stesso, una verità distorta.
Toji:
La visione del mondo che una singola persona può avere è minuscola.
Hikari:
Eppure, le persone non possono che misurare le cose secondo questo loro piccolo indice.
Asuka:
Non possono che osservare le cose attraverso le verità date dagli altri.
Misato:
Allegria nei giorni di sole.
Rei:
Malinconia nei giorni di pioggia.
Asuka:
Se così ci viene insegnato, di questo ci convinciamo.
Ritsuko:
Ma anche nei giorni di pioggia potrebbero esserci cose piacevoli.
Fuyutsuki:
La verità che è dentro le persone è cosa tanto fragile da cambiare totalmente nel solo modo di riceverla.
Kaji:
Tale è il livello di verità degli esseri umani. Anche se proprio per questo si desidera la conoscenza di una verità più profonda.
Gendo:
Semplicemente è solo che tu non sei abituato a piacere al tuo prossimo.
Misato:
E quindi per questo non è necessario preoccuparsi tanto degli sguardi degli altri.
Shinji:
Però, non mi odiano tutti?
Asuka:
Ma sei stupido? Non è soltanto che ti sei autonomamente convinto di questo?
Shinji:
Però, io mi odio.
Rei:
Le persone che odiano se stesse non sono in grado di amare né di credere nel loro prossimo.
Shinji:
Io sono un vigliacco, un codardo, un vile, un debole.
Misato:
Conoscendo sé stessi si può essere gentili, non è così?
Shinji:
Io, mi odio.
Shinji e Asuka:
Però, forse potrei riuscire a piacermi.
Shinji:
Forse potrei riuscire a esistere. Ma certo! Io non sono altro che io. Io sono io. Voglio essere io. Io voglio stare qui! Per me è possibile esistere!


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