Caro Babbo Natale,
anche quest’anno il giorno si sta avvicinando e io avrei una lunghissima lista di cose da chiederti. Potrei fare un elenco di oggetti fisici come cellulare, lavatrice, divano etc., oppure di richieste affettive, ma preferisco chiedere qualcosa di più particolare.
Nel 2013 sono stata brava, professionalmente parlando. Mi sono impegnata tanto per promuovere oltre ai miei libri, le opere di tanti autori self, persone meritevoli che hanno deciso di diventare scrittori senza casa editrice alle spalle. A gennaio, quando assieme a due care amiche ho fondato la mia associazione culturale, nessuno aveva pensato a una cosa simile alla nostra, ovvero creare una selezione dei libri indipendenti di valore. Adesso, caro Babbo Natale, stanno spuntando come funghi gruppi similari ma fatti male, gruppi che invece di servire allo scopo, venire incontro alle esigenze dei lettori e, al contempo, promuovere gli autori, creano l’effetto opposto: fanno di tutta l’erba un fascio con poca professionalità e il puro intento di guadagnare.
Potrei farti una lunga lista di questi gruppi, dirti come sia chiaro il loro intento e di come gli autori non se ne rendano conto. Potrei darti un elenco di pagine Facebook e di trailer con presentazioni orripilanti. Purtroppo non posso, da questo punto di vista ho le mani legate... ma tu sei sopra di tutto e vedi ogni cosa, quindi conosci già i loro nomi.
Mentre io ho cercato di fare tutto alla luce del sole, investendo tempo, fatica e risorse personali, questi sono gruppi non meglio definiti. Non fanno altro che portare la figura del self sempre più in basso, senza alcuna tutela. Caro Babbo, questo non mi piace. Bisogna valorizzare questi autori, non fargli perdere un’identità in mezzo a mille gruppi fittizi legalmente non riconosciuti. Purtroppo tanti non se ne accorgono, non capiscono che per un briciolo di visibilità in più il loro nome viene associato ad altre opere di scarsa qualità, ottenendo infine l’effetto opposto.
Ecco. Caro Babbo Natale, io vorrei che il 2014 non fosse un anno del plagio, vorrei che nascessero associazioni, cooperative o attività commerciali con il VERO scopo di aiutare gli autori self e non gruppi non definiti e arrancati che lavorano con competenze nulle. Lo so, è una richiesta grossa visto che siamo in Italia, visto che l’imbroglio o il “guadagno facile” è insito nelle nostre menti... ma ci provo comunque. E se proprio fermare questi individui non è possibile, allora ti prego, metti un po’ di sale in zucca a chi li segue!
uhm... mi sta venendo voglia di fondare una associazione di self publishing per guadagn.... ehm.. promuovere gli autori self!
RispondiEliminaNo.. aspetta.. mi sono sbagliato, è solo voglia di un pocket coffe!!! XPPPP