In questi giorni a Torino c'è il Salone del Libro. Fitto
programma ricco di appuntamenti, conferenze e autori famosi. Ovviamente è
immancabile la presenza di tutte le più note case editrici italiane. Grandi
iniziative, ebook omaggio ogni ora per tutti, concorsi e molto altro. Ogni
genere di trovata per accaparrarsi i lettori… il tutto in “diretta” Twitter.
Mi sarebbe piaciuto partecipare, ma a quanto sembra
Gorizia-Torino è una distanza infernale da coprire. Le possibili scelte erano 2,
treno: partenza alle 8 del mattino da Trieste con 2 cambi e arrivo dopo 6 ore,
al modico prezzo di 71 euro sola andata, oppure autobus: partenza ore 6 del
mattino sempre da Trieste, un cambio e 8 (8!!!) ore di simpatia su strada, se
non altro costava meno, 41 euro. Alla fine ho optato per seguire il tutto via
web.
Dico la verità, mi piacerebbe che questo Salone dia il via a
un cambiamento epocale nell’editoria italiana, ma nutro seri dubbi. La maggior
parte delle case editrici sono ancora “vecchie”, già, un vecchiume radicato che
non accenna a smuoversi. Non fraintendiamo, quasi tutte hanno siti web all’avanguardia,
sono quotidianamente presenti su Twitter e hanno punti di dialogo con il
pubblico, eppure sono “vecchie dentro”. Forse non è del tutto colpa loro, c’è
molta paura in giro, non soltanto paura per la crisi economica, ma paura del
cambiamento. Nel giro di pochissimo il mercato dei libri è stato stravolto, l’avvento
degli ebook, il cambiamento del pubblico, le richieste incalzanti e un modo di
leggere diverso rispetto il passato. Stare al passo non è facile e in Italia
urge cambiare radicalmente il modo di pensare.
Siamo in un paese vecchio, non c’è da stupirci se le case
editrici fanno fatica ad adeguarsi al resto del mondo. La maggior parte delle
persone non compra su internet perché ha paura di fantasmi inesistenti. Mi
capita spesso di sentire conoscenti e amici dire: “Io no che non compro su
internet! E se poi mi clonano la carta?” Per quanto mi riguarda compro su
internet dal 1998, ho acquistato ogni genere di prodotto e MAI avuto un
problema. La seconda categorie di persone non compra su internet perché è
assurdamente ignorante: “Io comprare su internet??? Ma scherzi? Non sono
capace!”
NON SEI CAPACE? Hai 40 anni per gamba, usi il pc 10 ore al
giorno e non sai leggere le istruzioni su un sito pensato per cretini come te?
Non ho parole.
In questo ambiente di timorosi cerebralmente poco dotati, in
questa Italia VECCHIA, nasce l’ebook reader, nasce Amazon e con lui decine di
altri siti che lo vogliono copiare. Strano a dirsi, le cose funzionano. Amazon
vende, e vende bene! Talmente bene che le case editrici sono costrette ad
adeguarsi, a creare i loro libri di punta in versione ebook e a lanciarli in
commercio.
Lanciarli??? Mi dite che senso ha vendere un ebook a 13 euro quando
posso comprare il cartaceo a 15 in libreria? Perché dovrei spendere 99 euro per
un ebook reader se poi il risparmio effettivo è di 2 euro a libro? È scandaloso.
L'editoria italiana comincia a cambiare, faticosamente e
lentamente. Mi auguro che le conferenze del Salone del Libro non siano parole a
vuoto. Mi auguro che questo paese vecchio cominci a svegliarsi un po’… nel
frattempo compro libri auto-pubblicati, quelli che le famose case editrici non
si degnano di prendere in considerazione (troppo poco commerciali)… e ringrazio
realtà come Amazon (anche in Italia)!
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