mercoledì 19 gennaio 2022

Accettazione


Nel mio lavoro spesso leggo le vite passate. Analizzo il bagaglio karmico. Se all’inizio usavo queste informazioni per sciogliere i voti e i contratti limitanti e non più necessari, oggi mi rendo conto dell’importanza della totale integrazione del passato. Se questa non avviene del tutto, non solo i legami nocivi con quelle esistenze rischieranno di non sciogliersi, condizionando il presente, ma si resterà incompleti e fuori equilibrio.

Più volte ho citato in questo blog il concetto di attori e di maschere: ci reincarniamo assumendo ruoli diversi, facciamo accordi prima di “entrare in scena” per arrivare a vivere determinate esperienze.

Ma è proprio così?

Quanto c’è di noi stessi in quelle maschere? Forse è questa la domanda da farci.

E se fossero sfaccettature dello stesso essere e non ruoli?

Io sono stata malvagia. Un po’ come tutti, penserete, hai vissuto una parte. No, io sono stata proprio il buio e la distruzione personificata. Quando l’ho visto, mi sono trovata di fronte a una scelta: bene o male?

Ma bene o male non esistono, sono del tutto soggettivi, soprattutto se paragonati all’immensità dell’universo. E allora per cosa lottare? Per l’evoluzione, questa è l’unica cosa importante.

L’evoluzione si ha integrando, accettando, crescendo.

Oggi sto integrando quella parte oscura. In me è enorme, in altri forse è un frammento.

Accettare del tutto ciò che di noi riteniamo brutto e sporco è l’unica via per riprenderci il nostro potere… e quindi evolverci.

E fidatevi, in tutti c’è un passato doloroso e oscuro, soprattutto durante le incarnazioni sulla Terra in queste frequenze basse. Siamo stati schiavi, prostitute, assassini, vili, egoisti, sfruttati, deboli, stregoni, mendicanti, giusti e retti o alla ricerca di patti con entità oscure per scopi immorali. Abbiamo provato un po’ di tutto.

Ricordare e integrare le vite da oppressi o retti non ci crea problemi, mentre quelle in cui si sta con il male, chissà perché risulta molto più difficile. Ammettere di essere stati dei bastardi assassini, violentatori, pedofili o chissà che altro, ci manda in tilt.

Ma lo siamo stati. Anche quelle parti vanno integrate. Non solo maschere e ruoli, ma sfaccettature di noi. Siamo anche questo.

L’evoluzione sta qui: accettarci del tutto.

Accettare di essere stati talmente arrabbiati, delusi, frustrati, gelosi da commettere gli atti più ignobili.

Se riusciremo davvero a integrare queste parti, a vederle, comprenderle e addirittura amarle, allora le nostre potenzialità più alte si manifesteranno.

Ed ecco che avremo il salto… quello che in tanti operatori amano definire come “sii luce”, “stai nella luce”.

Eh sì, diventare luce. Ma per essere luce, non basta nutrirci di luce facendo finta che il buio non esista. L’ombra è sempre lì, attaccata ai nostri piedi. 

Luce e oscurità in equilibrio perfetto, è questo a cui dovremmo mirare.

Il primo passo è vedere e accettare il male dentro di noi.

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