giovedì 27 marzo 2014

Apri la porta...

Distogli lo sguardo dal monitor. Sì, dico proprio a te. Guardati accanto, sulla parete che hai vicino al computer. Non vedi nulla di insolito? Guarda con più attenzione e noterai apparire tre porte. Non fare quella faccia! Sono proprio lì e, se ti fermi a osservarle, sentirai un richiamo. Lo so, ci sono delle cose che ti trattengono e non vorresti lasciare il tuo posto comodo ma, d’altra parte, vuoi vivere l’avventura. Puoi viverla. Puoi scegliere una porta, infilarci la testa e vedere cosa c’è di là, se non ti piace puoi cambiarla. Fallo. Ora.
Io sono entrata nella mia porta stamattina, ho abbandonato i veli opprimenti che mi gravavano sulle spalle, le coperte pesanti che si erano accumulate negli ultimi mesi. Le ho sentite scivolare una per volta man mano che avanzavo. Dal grigio sono passata a un giardino primaverile, un azzurro terso e brillante, un cielo tanto luminoso da bruciare agli occhi. L’aria frizzante mi ha riempito le narici e l’ultimo drappo è sceso, lasciando la brezza sfiorarmi le spalle. La testa ha iniziato a galleggiare, a perdersi nella volta, a fluttuare tra le nuvole spumose.
È bello stare qui, dovresti provare anche tu.
Oggi ho deciso di fare un altro passo, di perdere un ulteriore strato di paure e di tuffarmi in questa avventura non per arrivare all’obiettivo, ma per godermi il percorso. Un viaggio fatto di “se”, di possibilità aperte e di infinite occasioni. Da oggi smetterò di cercare e mi stupirò di ricevere. Già... è proprio questo il punto, lasciar andare e giocare, restare nella gioia. Perché alla fine tutto è un gioco.
La vita è come decidiamo che sia: pesante e dura o piena di gioia. Sta a noi. Non so tu, caro lettore, ma io preferisco la seconda. Oggi mi sono resa conto di una cosa tanto semplice quanto vitale: scrivo per creare. Non per farmi vedere, non per guadagnare, non per manifestare le emozioni... tutte queste sono cose secondarie. Io provo gioia nel creare il mio mondo... lo stesso che vedo oltre la porta.
Scelgo la “morte” per rinascere in un nuovo stadio dove le vibrazioni sono più alte, il mio sé più vicino e le occasioni alla portata di mano.

L’hai fatto? Hai scelto la tua porta? Dovresti provare... qui si sta benissimo.

Grazie Anto.

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