domenica 4 agosto 2013

Amore

Amore, con la A maiuscola. Quante delle coppie che esistono si amano davvero? Quante sono convinte di amarsi, anche se non è così?
Il bisogno che abbiamo dell’altro si mimetizza molto bene da sentimento, ed ecco che il desiderio di avere qualcuno al proprio fianco si trasforma in amore. Quando qualcosa nella nostra vita si modifica, e dell’altro non abbiamo più necessità, magicamente il sentimento svanisce.
Perché accade questo? Non possiedo una verità divina, non sono in grado di capire la gente, ma amo riflettere e trarre insegnamenti dal mio stesso comportamento. All’apparenza sono una persona che non accetta critiche, il mio spirito difensivo e polemico tende ad aggredire chi mi fa notare gli errori... ma poi penso, a volte troppo.
Ho trentaquattro anni e mi sento sola. È un’innegabile realtà. Ho una vita economicamente instabile, devo badare a tutte le mie necessità completamente da sola e, a volte, mi manca una figura maschile, un punto di riferimento, un “appiglio” in caso di bisogno o, più semplicemente, una persona che possa darmi un gesto di affetto, che possa abbracciarmi quando sto male.
Non c’è nessuno del genere nella mia vita e troppo spesso mi manca.
È in situazioni come questa che l’Amore si confonde con il Bisogno. Ho bisogno di qualcuno da avere vicino, allora una parte della mia testa mi fa credere di amare. E credo che sia in un fattore simile che molte coppie incappano. Le più fortunate alla fine s’innamorano davvero e il Bisogno trova il giusto coronamento; altre coltivano solo quella necessità e spesso vivono infelici, senza senso di appagamento. Ingannare il proprio inconscio lascia il tempo che trova.
Io possiedo un inconscio molto forte e presente, pressante oserei dire, uno di quelli che non ti dà mai un contentino. In questo momento della mia vita è particolarmente forte e mi manda un messaggio tipo: “Brutta cretina, lo sai perfettamente che non è di un uomo che hai bisogno, tu devi soltanto credere in te stessa.”
E così resto sola. Per quanto cerchi qualcuno, anche attraverso infimi mezzi come siti d’incontri, non trovo mai una persona degna di nota. Posso iscrivermi a mille corsi, incontrare tanti ragazzi interessanti, ma senza concludere nulla.
Grazie inconscio, grazie davvero di darmi questa fantastica lezione di vita!
La sostanza è questa: fino a quando non vorrò un uomo per complemento e non per necessità, fino allora non lo troverò. Della serie, rimboccati le maniche e smettila di frignare.
Presumo che altri non abbiano un inconscio così forte, oppure che si limitino a non ascoltarlo. Trovano un uomo/donna come ripiego o, se non lo trovano, incolpano il destino avverso o il fatto che gli uomini/donne siano tutti stronzi. Ammetto che spesso sfoghi simili sono usciti anche dalla mia bocca, lasciando un gusto amaro sul palato.
In questo momento sono a casa dei miei, nella mia vecchia cameretta. Mio padre entrerà in ospedale domani per una brutta operazione, cosa che fino a oggi sapevano poche persone, e io mi sento infinitamente sola. Non credo ci sia un campo nella mia vita che, in questo momento, funzioni a dovere, ma mi resta sempre quella parte di me che non mi abbandonerà mai: la parte spirituale, quella che amo chiamare sé superiore. Oh no, non parlo di Dio, non so nemmeno se ci credo in Dio, ho una visione di vita e di morte decisamente diversa rispetto la maggior parte della gente. Quello a cui mi riferisco è un pezzetto della mia anima che vede e sa tutto, compreso l’insegnamento che devo trarre da questa vita.
Beh, quando sono così sola, mi affido a quella parte. Non sempre ci riesco, sia inteso, spesso mi lascio andare a una mera depressione. Ma quando ce la faccio, allora è bellissimo e mi sento perfettamente completa... senza uomini e senza un surrogato di amore, ma con un Amore vero, puro e infinito quanto l’universo.
Buona domenica a tutti.

3 commenti:

  1. un'amica che pensa che tu sia in gamba ce l'hai :-)
    Coraggio!! Per tutto il resto mi sembra che tu sia sulla buona strada :-)
    Miriam

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