venerdì 30 novembre 2012

La regina delle nevi

Primo giorno di vero freddo, e io sono a casa con un raffreddore devastante. Poteva essere diversamente? Non so nemmeno dove me lo sia preso, in ogni caso, come sempre, non è di questo che voglio parlare. Mi sembra di essere un episodio dei Simpson, avete mai notato che iniziano sempre con un argomento per poi proseguire con tutt'altro? 
Il mio argomento di questo post saranno i vecchi. Sì, avete capito bene. Nello specifico voglio sfatare la credenza che i giovani, le nuove generazioni, rispetto alle persone anziane, siano maleducati. 
Chi di voi si è mai imbattuto in un vecchietto petulante che brontolava dicendo: “Ah, questi giovani d’oggi, che maleducati!” 
Ebbene, signori, voglio spezzare una freccia a favore dei giovani, e cioè a favore della mia generazione; perché, cari miei, i veri maleducati sono proprio gli anzianotti! 
Come arrivo a un verdetto simile? Procediamo per gradi. Come molti di voi sanno, e se non ve lo ricordate andate a rileggere questo post, fino a pochi mesi fa ero “prigioniera” nel maniero stregato dei miei genitori. A causa di una regina cattiva, sono stata imprigionata in mezzo ai campi per quasi due anni, tra insetti e gelo. Con una connessione internet instabile e dei rapporti umani che rasentavano l’omicidio, ho trovato conforto nelle passeggiate. E va bene... forse sto pompando un po’ troppo la situazione, ma la storia delle passeggiate è vera! Per tentare di digerire i lauti banchetti della mamma, dopo cena andavo spesso a passeggiare (non è servito a niente). 
Come dicevo prima, il maniero stregato si trova in aperta campagna, al di là di qualunque forma di civiltà conosciuta. Unica strada per raggiungere la realtà a piedi è una pista ciclabile lunga e isolata. Quasi ogni sera mi armavo di buone intenzioni, tuta da ginnastica anti-stupro (nel senso che, anche passando vicino a un uomo con cattive intenzioni, questo, vedendomi, cambiava strada) e via a camminare. 
In questo infausto sentiero spesso m’imbattevo in abitanti della zona, soprattutto vecchi. La via del maniero stregato, infatti, si è da poco (grazie sindaco del paese, tu sì che sai cosa vuole la gente!) trasformata in una strada senza uscita, una strada senza uscita lunga chilometri. Inutile dire che da quel momento, ogni sorta di essere bipede munito di animale al guinzaglio, e non, si sia avventurato fino a casa nostra. 
Arrivo al punto prima di perdervi tutti: i vecchi non salutano, sono scortesi, scontrosi e pieni di sé. Se tu, dolce fanciulla che passeggi (sarei io), non dici nulla, loro girano la testa e nemmeno ti guardano. La cosa m’infastidisce assai. Da quel momento, oltre a constatare la maleducazione della vecchia generazione, ho deciso di brevettare il saluto uccidiilvecchioconcolpoalcuore.
Uccidiilvecchioconcolpoalcuore, sostanzialmente, è un BUONGIORNO (o buona sera) detto con voce squillantissima a distanza ravvicinata: squadri il vecchio, aspetti di essere a meno di un metro, nel momento in cui gira la testa tiri fuori uccidiilvecchioconcolpoalcuore. 

“BUONGIORNO!” 

Non c’è scampo, la reazione solitamente è: sgomento, verifica che il cuore batta ancora, sbigottimento e, infine, saluto di ricambio con voce esile esile e sguardo sbarrato. 
Funziona. Sempre. 
Perché mi è venuto in mente tutto ciò? Un po’ per il freddo, la Regina delle nevi, che solitamente soggiorna nel maniero stregato, mi ha fatto visita stanotte, e poi, stamattina, ho incontrato per la seconda volta una vicina di pianerottolo. Signora sulla settantina, forse anche di più, che, come i vecchi che passeggiano vicino a casa dei miei, non ha l’uso dell’educazione volontaria. Un uccidiilvecchioconcolpoalcuore le ha fatto cambiare idea. Sono entusiasta all'idea di rincontrarla sulle scale! :D 

Beh... io adesso vado a farmi i fumenti caldi, ho sentito dire che alle Regine della neve non piacciono, alla prossima! :D

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