sabato 1 settembre 2012

La Luna Blu

Per chi di voi non lo sapesse, ieri sera c’era in cielo il fenomeno della Luna Blu, la terza di quattro lune piene, caduta all'interno di una stessa stagione. In questa occasione sono stata felice di partecipare a una serata particolare nella quale abbiamo riportato alla luce una vecchia leggenda indiana. 

La storia è molto particolare e dedicata a tutte le persone che stanno “cercando se stesse”. Non voglio fare un riassunto, preferisco citarla per intero. Se avete qualche minuto, soffermatevi a leggerla perché merita attenzione: 

C'è una vecchia che vive in un luogo nascosto nell'anima che tutti conoscono ma pochi hanno visto. Come nelle favole dell'Europa Orientale, pare in attesa di chi si è perduto, di vagabondi e cercatori. E' circospetta, spesso pelosa, sempre grassa, e desidera evitare la compagnia. E' insieme a una cornacchia e una gallina che chioccia, e solitamente emette suoni più animaleschi che umani. Potrei dire che vive fra putride scarpate di granito nel territorio indiano di Tarahumara. O che è sepolta alla periferia di Phoenix, vicino a un pozzo. Forse sarà vista in viaggio verso il Monte Alban, su un carro bruciato, con il finestrino posteriore aperto. O forse sta accanto alla strada poso distante da El Paso, o cavalca impugnando un fucile da caccia insieme con i coltivatori verso Morelia, in Messico, ovvero si avvia al mercato di Oaxaca con strane fascine sulle spalle. Si dà molti nomi: La Huesera, La Donna delle Ossa; La Trapera, La raccoglitrice; La Loba, La Donna-Lupa. L'unica occupazione della Loba è la raccolta delle Ossa. Notoriamente raccoglie e conserva in particolare quelle che corrono il pericolo di andare perdute per il mondo. La sua caverna è piena di ossa delle più varie creature del deserto: il cervo, il crotalo, il corvo. Ma si dice che la sua specialità siano i lupi. Striscia e setaccia le montagne e i letti prosciugati dei fiumi, alla ricerca di ossadi lupo, e quando ha riunito un intero scheletro, quando l'ultimo osso è alsuo posto e la bella scultura bianca delle creatura sta davanti a lei,allora siede accanto al fuoco e pensa quale canzone cantare. E quando è sicura si leva sulla creatura, solleva su di lei le braccia e inizia a cantare. Allora le costole e le ossa delle gambe cominciano a ricoprirsi di carnee la creatura si ricopre di pelo. La Loba canta ancora, e altre parti dellacreatura tornano in vita; la coda, ispida e forte, si rizza. E ancora La Loba canta e il lupo comincia a respirare.E ancora La Loba canta così profondamente che il fondo de deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gli occhi, balza in piedi e corre lontano giù per il canyon. In un momento della corsa, per la velocità delle corsa medesima, o perché finisce in un fiume, o perché un raggio di sole o di luna lo colpisceal fianco, il lupo è d'un tratto trasformato in una donna che ride e corre libera verso l'orizzonte. Dunque ricordate - se vagate nel deserto ed è quasi ora del tramonto e vi siete un po' perdute e siete stanche - che siete fortunate, perché forse La Loba può prendervi in simpatia e mostrarvi qualcosa, qualcosa dell'anima. 

Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estes 

Ieri sera, in gruppo, abbiamo percorso simbolicamente il nostro fiume, trovato le nostre ossa una a una. Poi, gli abbiamo dato forma attraverso l’argilla, fino a formare la nostra figura completa, fino a ottenere un seme che rappresenta ciò che siamo davvero. Ora guardo il mio seme d’argilla e penso a dove potrei piantarlo... di certo sarà un buon auspicio per l’inizio della mia nuova vita! 

Buon week end a tutti! :)

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