lunedì 27 aprile 2020

Io non ho paura


Una saggia scrittrice, io, un giorno di diversi anni fa ha scritto in un suo libro: “Una decisione dettata dalla paura non è mai una decisione giusta”.
Oggi è più vero che mai.
Da quasi due mesi la maggior parte degli italiani fa ogni singola azione a causa dalla paura. 
Paura del virus. Paura di ammalarsi. Paura di soffrire. Paura di attaccare il virus ai propri cari. Paura di veder ammalare i propri cari. Paura che i propri famigliari siano portati in ospedale. Paura di non vederli più. Paura di restare soli. Paura di non poter dare l’ultimo addio. Paura di perdere il lavoro. Paura di restare senza soldi. Paura di veder fallire la propria attività. Paura di morire di fame. Paura di non poter dare un futuro ai propri figli. Paura di doversi separare dai propri figli. Paura di non farcela. Paura di alzare la testa. Paura delle multe. Paura delle ritorsioni.
La lista potrebbe continuare.
Tutto è stato fatto in nome della paura. Tutto. Ve ne rendete conto?
In gergo “energetico”, la paura è un sentimento di “bassa vibrazione”, in sostanza un bel portale spalancato verso la malattia. I medici direbbero: stai su di morale per alzare il sistema immunitario. Ecco, qualcosa di simile.
Di fatto possiamo dire che l’epidemia si è allargata anche a causa della paura. Lo so, scientificamente non è dimostrabile, ma non è questo il punto a cui voglio arrivare.
Tutta la lista qui sopra è legittima. Ci siamo trovati di colpo chiusi in casa con qualunque mezzo d’informazione a martellarci, a convincerci di essere in guerra. Quindi la paura è comprensibile. Quello che vi invito a fare è spostare l’attenzione un po’ più su.
Metto la mascherina per proteggermi, perché mi amo. Metto la mascherina per rispetto per gli altri. So che la vita e la morte sono imprevedibili per cui mi godo ogni attimo con le persone che amo, in serenità e tranquillità. Vedo i limiti degli altri e non giudico: anche loro avranno molte battaglie in corso che io non conosco. Anche se sono senza lavoro, resto fiducioso sul futuro perché si stanno aprendo tante nuove professioni. Mi godo il tempo con i miei figli e li faccio vivere in una casa colma di amore. La mia libertà è vitale, sono disposto a fare tutto per preservarla. Se resto fedele a me stesso, nulla potrà ferirmi.
La paura incontrollata diventa terrore, il terrore rabbia, la rabbia isola, l’isolamento inasprisce.
Ed ecco che senza accorgersene ci si ritrova su un social network ad augurare la morte al prossimo e a denunciarlo, senza sapere nulla su di lui.
Ci si ritrova piegati a qualunque forma di dittatura, a diventare i peggiori esecutori e ad anelare la reclusione perché l’alternativa è spaventosa.
Ci si trova a perdere, assieme ai buoni sentimenti, ogni forma di libertà.

Io non ho paura.
Io mi rispetto, per cui decido di ribellarmi. Decido di vivere.
Sì, perché questa non è più vita. 

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