giovedì 15 settembre 2016

La Compagnia dei Ciarlatani

Venghino Siori e Siore, venghino! Ecco a voi la prima e la sola Compagnia dei Ciarlatani! Vi presento la nostra silfide, colei che vede oltre il domani, la sola e la unica Fattucchiera. Alla sua sinistra, coperto di mantello, colui che trasforma la vile acqua in portenti, curerà il tempo e le delusioni: l’Alchimista. Vi è poi... sì, lì dietro, non lasciatevi ingannare dal corpo minuto, lei ha poteri oltre ogni immaginazione, non osate sfidare l’ira della nostra Sensitiva! Se poi amate il rischio, potete sempre proporre una sfida alla unica e sola Ammaestratrice di Draghi. Ultima, ma non per importanza, la sposa di Ade, colei che saprà farvi godere del peccato. E infine io. La bella e prorompente donna che vi condurrà nelle spire della vostra coscienza: la Contessa. Noi siamo la Compagnia dei Ciarlatani! Credete in noi? È a vostro rischio, onorabili Clienti. D’altronde, lo dice il nome stesso, siamo ciarlatani. Oh, ma quanto è bello credere nello spirito, nella divinazione, nelle creature fantastiche e nella magia? Avanti, dateci i vostri soldi, consci di essere presi per i fondelli, ovvio. Vi stupite, Signori? Il nostro nome non è scelto a caso, è lo Stato che lo impone. Noi ogni giorno veniamo chiamati ciarlatani, professiamo tale mestiere per l’Italia. Noi adeschiamo i poveri stolti, speculiamo sull’altrui credulità, alimentiamo il pregiudizio!
Chi lo dice? Lo dice l'art. 121, ultimo comma, del Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza (T. U. L. P. S. Regio decreto 1816/31, n. 773) del 1931: “È vietato il mestiere di ciarlatano”. Ebbene sì, Siore e Siori, siamo dei fuorilegge! Scappiamo lesti non appena una divisa compare per non incorrere in salate multe e una vita dietro alle sbarre. È accaduto a una nostra consorella proprio l’altro giorno, in quel di Cormons, durante una nota rievocazione storica. Mille e trentadue euro di multa per il suddetto mestiere. Lei, multata per aver commesso il delitto di “divinazione” in veste di ciarlatana, e per aver accettato un’offerta libera di due euro. Poco importa se la parola “mestiere” implica un’attività continuativa e lei professava a una singola fiera, poco importa se al suo fianco i commercianti abusivi vendevano centinaia di euro di merce, poco importa se intorno a lei centinaia di fumatori gettavano i mozziconi a terra, infrangendo la nuova legge 221 del 28 dicembre 2015 (in vigore dal 2 febbraio 2016), poco importa se la donna pagava regolarmente le tasse da una vita. E infine, poco importa se anche i sacerdoti domandano oboli per onorare un Dio invisibile. Bestemmia! La religione non è mica ciarlataneria! LEI era una ciarlatana perché leggeva tarocchi! La bestemmia del Diavolo! La legge del 1931 deve essere rispettata!
“AL ROGO!”
“AL ROGO!”
“Che le streghe siano bruciate tutte! Dio è con noi!”
Ecco il perché del nostro nome, gentile Pubblico. Noi siamo ciarlatani ma onesti. Noi oltrepassiamo il velo tra reale e irreale. Noi crediamo. Ma voi, stolti, non potete seguirci. Se lo fate, è un vostro azzardo, sia chiaro! Correrete il rischio?
Ora dobbiamo partire, onorabili Clienti. È tardi, tardissimo, e rischiamo di essere raggiunti. Se mai dovesse accadere al di fuori della televisione, dove fare i ciarlatani è approvato dallo Stato, saremmo in grossi guai!
Arrivederci... per ora. Ci rincontreremo al confine con i vostri sogni, dove non esistono dittature, dove chiunque può credere ed essere ciò che desidera. Dove si può ancora sperare, senza correre il rischio di essere bruciati.

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