venerdì 14 febbraio 2014

Ti voglio bene

Ti voglio bene. Prima o poi lo sentiamo tutti nella vita, si tratta di una frase molto gettonata. Ma analizziamola bene:
Io
Voglio = desidero, aspiro, bramo, richiedo
Bene = il TUO bene, benessere, vantaggio, felicità
Una forma più corretta potrebbe essere così: io desidero la tua felicità, io aspiro al tuo benessere. Non c’è NOI. Io voglio che TU sia felice, indipendentemente da me. Ecco il problema. Gli esseri umani sono terribilmente e infinitamente egoisti e questa frase la maggior parte delle volte è usata con superficialità. Infatti non significa: io ti voglio bene fino a quando è reciproco, oppure, io ti voglio bene solo se siamo amici o se guardi me. Dire “desidero il tuo benessere” è assoluto. Anche se sono solo e disperato, io bramo la tua prosperità (o metteteci un altro sinonimo). Le persone davvero così generose da poter capire pienamente il significato di questa frase e capaci di pronunciarla ugualmente, meritano tutta la nostra stima.
All’ultimo che mi ha detto “ti voglio bene” ho mandato un sms con una richiesta di aiuto... è scomparso nel nulla. Caspita! Complimenti, era davvero sincero!
Il più grande difetto della lingua parlata è proprio questo: a parole difficilmente corrispondono azioni.
Credo che alla fine il significato di “ti voglio bene” rispetto a “ti amo” sia molto simile, soltanto che il secondo ha una valenza sessuale in più.
In questo giorno dedicato agli innamorati (mah!), vorrei portare l’attenzione proprio sulla definizione della parola “amore”. Un vecchio libro la sa lunga sull’argomento:
“L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (Bibbia: I°Corinzi 13:4-10)
In pochi dietro le parole “ti amo” leggono questo. Il nostro “ti amo” a volte è un mero “ho bisogno di qualcuno”, “non voglio stare solo”, “mi accontento di te”, “voglio fare sesso”, “voglio qualcuno che mi capisca” etc. Si potrebbe proseguire all’infinito.
Mentre l’amore vero è incentrato sul DARE, l’amore che vogliamo è incentrato sul VOGLIO. D’altronde è nella nostra natura, siamo esseri egoisti.
Oggi, quando comprerai quella scatola di Baci con la scritta a caratteri cubitali “TI AMO”, pensaci. Forse meglio un banale ma più sentito “mi piaci, trombiamo?”.


Nessun commento:

Posta un commento