“Natale all'insegna della crisi per il turismo”, così titolano parecchi giornali e notiziari. L’Italia è in crisi, questo si sa, vediamo però di analizzare un po’ i fatti...
Che ci sia una crisi tremenda e dilagante è cosa conosciuta, ma che l’italiano medio rinunci totalmente alle vacanze è improponibile. Come sempre parlerò della mia piccola esperienza personale e non farò di tutta l’erba un fascio, esaminerò più che altro una situazione che mi sta decisamente stretta.
Adoro le terme, e questo lo sapevate già, da molti anni apprezzo la Slovenia, ho visitato quasi tutti i suoi centri e spero di tornarci in primavera, soldini permettendo. Ho iniziato a frequentare le terme quando erano considerate un “posto per vecchi”, quando io e il mio partner abbassavamo la media generale di età, che solitamente si aggirava tra i 70 e gli 80 anni! Ora sono di moda, di tendenza quasi, e l’effetto benefico e curativo è stato surclassato dal più trendy “relax e wellness”.
Spreco due parole solo per spiegare in cosa consistono le terme slovene; non si tratta di vasche calde e basta, bensì di complessi parchi acquatici collegati a hotel da tre o più stelle (solitamente quattro) che offrono idromassaggi, giochi d’acqua, piscine a varie temperature e profondità. Le saune non si limitano a finlandese e bagno turco, sono a loro volta centri ampi e vivibili con accesso secondo canoni ben precisi (divieto ai bambini, divieto del costume, accorgimenti per l’igiene etc).
Il successo di Slovenia e altre nazioni confinanti con l’Italia non è passato inosservato dai nostri esercenti che, sull'onda dell’imitazione, hanno provato a proporre la stessa cosa.
Dico proporre perché i risultati italiani, nei casi visti personalmente da me, sono a dir poco penosi.
Ieri mi è stato offerto un ingresso presso la Spa dell’Hotel Mioni Royal San di Montegrotto Terme (vicino Padova), era da tanto che avevo voglia di una giornata all'insegna del relax e sono partita con le più buone intenzioni... intenzioni che per poco non si sono trasformate in rissa verso fine giornata.
L’Hotel si presenta come luogo lussuoso e pieno di aspettative, in realtà niente di più di ciò che ci si aspetterebbe da un hotel quattro stelle. L’accoglienza e la disponibilità del personale sono state impeccabili fino all'ingresso alla Spa, lì si sono verificate le prime difficoltà. Per iniziare siamo stati avvertiti che negli spogliatoi non c’era la possibilità di avere un armadietto chiuso se non uno per due persone con cauzione. Ora qualcuno dovrebbe spiegarmi che senso può avere un armadietto solo quando gli spogliatoi sono (giustamente) divisi tra uomini e donne. In qualche modo siamo riusciti a organizzarci e far stare tutto (male) nell'unico spazio sicuro disponibile.
A partire dallo spogliatoio, la grazia e le aspettative del quattro stelle sono iniziate a precipitare. Un luogo piccolo, sottodimensionato, mal fornito, senza bagno, docce e phon, ma soprattutto con porta spalancata al corridoio attraverso la quale qualunque passante poteva godersi le grazie delle signorine nude. Accediamo alla fantomatica Spa che consisteva in: 2 bagni turchi piccoli, 1 sauna finlandese piccola, 1 cosiddetto percorso kneipp che in realtà era una presa in giro (in vero percorso kneipp è la sequenza di bagni caldi e freddi, non delle brevi spruzzate d’acqua dalla temperatura ridicola), 1 vasca idromassaggio e, per concludere in bellezza, un “percorso pioggia tropicale e nebbia fredda” che non solo non emetteva nebbia, ma l’unica doccia che partiva era incrostata dal calcare. Ciliegina sulla torta la completa assenza del personale che si limitava a rifornire di tanto in tanto l’angolo tisane, e l’obbligo di tenere il costume da bagno anche nelle saune che, per chi non lo sapesse, non solo è anti igienico, ma potrebbe causare ustioni.
Inizialmente, vista la presenza di un solo paio di coppie, la permanenza è stata piacevole ma noiosa, tanto da spingerci dopo nemmeno un’ora ad abbandonare la Spa per la piscina.
La piscina, devo ammettere, rispetto molti altri centri termali italiani, non era male. Ampia vasca esterna e sorgente calda a 80° in un punto particolare, ma, come sempre, era il contorno a fare la differenza. Un unico bagno/spogliatoio privo di qualunque controllo (mentre mi facevo la doccia è entrato un uomo “per sbaglio”) scadente perfino per un tre stelle, e bambini allo stato brado senza controlli di alcun tipo... in quanto a bagnini... io non ne ho visti.
La cosa più sconvolgente è stata il secondo ingresso alla Spa, quando le persone all'interno si sono moltiplicate in maniera esponenziale.
Per iniziare, una signora molto educata aveva gentilmente gettato i nostri teli per terra in modo da liberare le sdraio, recuperati nuovi teli e posti a sedere abbiamo provato a rilassarci ancora... cosa impossibile. La scena cui ho assistito era degna di un film natalizio all'italiana Cafoni di ogni genere, persone che non avevano la più pallida idea di come usare una sauna, personale inesistente, aria irrespirabile. Giunta all'esasperazione ho fatto armi e bagagli e me ne sono andata.
La maggior parte delle persone all'interno aveva speso 25€ a testa per entrare. Una Spa che viene gestita in questo modo e presenta tanti grossolani difetti di struttura è semplicemente allucinante. Mi rendo conto perfettamente che in Italia non c’è la cultura della sauna, né di questo genere d’intrattenimento, ma proprio per questo motivo spetta ai gestori della struttura “contenere ed educare” gli ospiti per evitare spiacevoli inconvenienti. La cosa drammatica è che nemmeno il personale (composto prevalentemente da ventenni) ha idea di come ci si debba comportare in questi ambienti.
Ritornando al discorso iniziale: è vero, c’è crisi ed è innegabile, tuttavia, fino a quando gli italiani, in particolare le persone che gestiscono attività legate al turismo, non decideranno seriamente di offrire un servizio valido, non ci sarà niente da fare. Mi spiace dirlo, questa è stata sicuramente la mia ultima volta in terme “nostrane”, perché dovrei scegliere un servizio scadente quando per 50€ posso avere un vero quattro stelle con pernottamento, cibo di ottima qualità e un centro termale di degno rispetto?
Non so voi, io continuo a preferire il turismo all'estero.
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