martedì 23 ottobre 2012

Giornata dell’addio

Credo che ognuno di noi dovrebbe fissare un giorno all'anno come “giornata dell’addio”. In questa occasione dovrebbe prendersi mezza giornata tutta per sé, farsi un bel tè caldo e mettersi a tavolino con un blocco e una penna. Attenzione, penna, non matita, così è più difficile cancellare. A quel punto dovrebbe iniziare a stilare una lista di persone con cui una volta aveva un determinato rapporto, ma che poi, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, ha deciso di allontanare dalla propria vita. Ex fidanzati/e, amici d’infanzia, amori passati, vecchi colleghi etc. Tutte quelle persone che magari di tanto in tanto ci mancano, che, con la loro assenza, ci hanno causato un vuoto. Ecco, la “giornata dell’addio” e il blocco servono proprio a questo: ricordare i motivi per cui li abbiamo allontanati dalla nostra vita. 
Quel vecchio amico ci manca tanto? Ma se era un bugiardo opportunista! E giù a scrivere la lista dei motivi per cui abbiamo troncato il rapporto. Ricordiamo con nostalgia il nostro collega d’ufficio? Ma chi? Quello che tentava sempre di dare la colpa a noi di fronte a un casino? Più motivi scriviamo meglio è. Alla fine della lista ricorderemo perfettamente perché abbiamo deciso di chiudere il rapporto e non saremo tentati a cercare quella persona su Facebook o, ancora peggio, con un sms. 
Nella “giornata dell’addio” si può anche stilare una lista delle possibili persone da escludere, soppesando pregi e difetti. La presenza di questa persona può farmi bene? Mi piace la sua compagnia? Oppure è un’ipocrita che si vanta della sua onestà mentre in realtà mente mille e mille volte? Chi non ne conosce nemmeno uno? 
Molti obietteranno che siamo umani, che è normale commettere errori e che una vera amicizia passa sopra a tante cose... gli do pienamente ragione , ma a volte si supera una soglia oltre la quale non si può più tornare indietro. Qualunque rapporto può essere paragonato a una bilancia, a volte l’ago pende di più da un lato, a volte dall'altro, ma prima o poi torna in equilibrio. Quando l’ago punta sempre da una parte c’è poco da fare, se non ci piace il masochismo faremmo bene a tirare una riga nera su quel nome e ricordarci sempre perché l’abbiamo fatto. 

Da parte mia spero di trovare casualmente un Death note :P

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