In tanti dicono di voler cambiare. Dicono.
“È arrivato il momento di sciogliere questi blocchi!”
“Sono pront* ad accettarmi finalmente!”
Bla bla bla. Tante belle parole che muoiono alla prima, microscopica, difficoltà.
Quanti ne vedo ogni giorno. C’è chi è prontissimo a lasciare il “vecchio” e liberarsi delle zavorre, ma poi cerca la più piccola scusa per interrompere il percorso. Altri che finalmente sono pronti a restare soli finché non troveranno la persona equilibrata e davvero giusta per loro, ma che in realtà si buttano su qualunque cosa respiri per non affrontare sul serio il vuoto interiore.
Diciamocelo, il cambiamento, quello vero, è difficile. Per quanto la nostra realtà sia brutta, stretta, invivibile, è nostra. Il piccolo orticello che coltiviamo da una vita. Sì, è pieno di parassiti, però lo conosciamo così bene che buttare il diserbante scoccia.
Il diserbante per la vita vera si chiama distruzione. C’è la distruzione assoluta e improvvisa, ovvero il “calcio in culo” dell’universo in cui si sbatte di tanto in tanto, e poi c’è la distruzione che scegliamo, il famoso “da domani cambio tutto”.
Se il primo caso arriva all’improvviso e ti lascia senza fiato, come un licenziamento, una relazione che finisce perché uno dei due tradiva, una morte improvvisa e così via, il secondo caso lo scegliamo noi.
E quanto è difficile scegliere!
A parole sono bravi tutti. Non avete idea di quante persone arrivino da me convinte… sì, ma convinte io possa fare l’abracadabra per risolvere in un tocco, e in modo indolore, tutti i loro casini.
Non funziona così. La distruzione implica tristezza, macerie e rinascita. Implica perdersi del tutto per ritrovarsi migliori di prima. Il famoso proverbio che amo tanto e che ho fatto mio: “Non si scoprono terre nuove senza accettare di perdere di vista, prima, e per molto tempo, ogni terra conosciuta.”
Ahimè, la stragrande maggioranza della gente, se può scegliere, al massimo nuota a cento metri dalla riva. Con salvagente.
Stanotte ho fatto un sogno bellissimo, c’era Damon Salvatore nudo, e già per questo era bellissimo, ma la cosa migliore è stata una frase che mi ha detto: “La gente ha paura di te perché li destabilizzi.”
Quanto aveva ragione. Io porto in me l’energia della distruzione. Ci ho messo un po’ ad accettarlo e a capire come usarlo a mio vantaggio. Di fatto, io aiuto gli altri a cambiare in modo radicale, e le persone che fanno finta, che vogliono trasformarsi, ma solo con la testa, dopo qualche incontro scappano. Chi usa la scusa dei soldi, chi del tempo. Pretesti, perché cambiare sul serio, nel profondo, fa fottutamente paura.
E tu, che dici di lavorare su te stesso da tempo, sei davvero pronto al cambiamento o è una storiella che ti racconti?
Meravigliosa Lorena grazie...io uso sempre la frase : "a da passà 'a nottata" e la nottata è lunga.. ma poi arriva SEMPRE l'alba di un nuovo giorno. Buon lavoro
RispondiEliminaGrazie :)
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