Ero a letto. Fissavo il soffitto come ogni sera e pensavo. Mi piace dedicare del tempo a una sorta di diario mentale, riflettere e sognare a occhi aperti; un piccolo rituale della buona notte. A volte i pensieri sono positivi, a volte riguardano il lavoro, altre ancora, purtroppo più ricorrenti nell’ultimo periodo, sono negativi. Alcune sere mi volto e mi metto a dormire, sperando di zittire la testa.
Questa sera c’era un unico, enorme pensiero, ed era dedicato a una persona rientrata da poco nella mia vita. Prima ero troppo giovane per capire, poi non era il momento giusto, adesso sento la necessità impellente di agire. Ho sbagliato anni fa e non voglio accada più.
Mentre mi scervellavo sulla maniera più concreta per muovermi, viste le scarse possibilità, ho pensato che, se non altro, potevo scrivere le mie considerazioni. Mi sono alzata e, con il plaid di Hello Kitty sulle spalle, ho riacceso il pc spento da poco. Ogni tanto sento l’esigenza di buttare fuori le riflessioni prima che sfuggano.
Ho trentacinque anni e non sono più una ragazzina, anche se dentro mi sento come una sedicenne, i casini e gli errori della vita pesano sulle spalle. Ne ho fatti tanti e sicuramente continuerò a farne. Ho capito che nulla su questa terra può essere o andare in maniera perfetta e che, a volte, abbiamo bisogno delle delusioni per capire qualcosa di più grande. Mi sono anche resa conto che l’amore da fiaba non esiste, come non c’è il principe azzurro, che ognuno di noi è pieno di difetti e che la vera magia sta nel comprenderci a vicenda e nello scorgere le piccole cose. In questo enorme ragionamento che porto avanti da giorni, ho compreso una cosa tanto semplice quanto immensa: io non voglio la perfezione e, comunque, non si può amare tutto. L’ideale perfetto di uomo non esiste e, se esistesse, probabilmente viverci assieme sarebbe noioso.
Un’amica oggi mi ha detto una cosa molto bella: “Mettiti davanti allo specchio e spiega a Lorena che è la persona a cui dovrebbe tenere di più al mondo, quella di cui dovrebbe prendersi cura, quella che è sempre con lei. Nessuno spazio per gli idioti che non la meritano.”
È vero, ha perfettamente ragione. Negli ultimi mesi cercavo ossessivamente un compagno, qualcuno che riempisse almeno in parte l’enorme vuoto che sento, ma stasera, a conclusione del ragionamento, ho capito che la situazione è cambiata. Non voglio più che un uomo mi completi. Io so che posso fare da sola.
Quello che provo ora è un sentimento nuovo, mai sentito prima. Non più una necessità maniacale appesa al collo come un macigno, ma un’emozione dolce che sale pian piano e si spande. Penserete che sia il ragionamento di una persona molto positiva... niente affatto. Io sono miss negatività in questo periodo: mio padre sta male, il lavoro non va come vorrei, pago le spese a fatica e sono sola. Tuttavia, ogni volta che sento quella persona brilla un po’ di luce. Anche se ritiene di essere sbagliata, negativa e “a metà”, riesce comunque a cambiare le mie giornate. A farmi uscire dal “mio piccolo mondo” e a farmi guardare la vita con un sorriso.
No... non esiste l’amore perfetto, né esistono le famiglie felici stile Mulino Bianco. La vita è un casino, ma si può trovare un’oasi di felicità se lo si desidera, se ci si permette di uscire un po’ dalla propria corazza. Beh... se lo dico io che sono peggio di un templare, allora può funzionare per chiunque.
Io aspetterò lì, fino a quando non capirà che anche se il passato l’ha ferito a morte, ci si può ancora fidare degli altri.
bell'articolo!! hai fatto riflettere pure me :)
RispondiEliminaGrazie :)
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