mercoledì 29 luglio 2015

Siamo la generazione della “colma”

Bande di scippatori prendono possesso di Roma Termini, bambini vegani muoiono denutriti, politici corrotti, il latte fa bene, il latte fa male, immigrati assaltano treni, olio di palma tossico. Questi i titoli principali se sfoglio la mia bacheca di Facebook. Notizie vere, notizie false, notizie ambigue.
Un medico rinomato conferma una teoria, un altro la smentisce. Prendiamo il latte ad esempio. C’è chi dice che è tossico e bisogna starne alla larga peggio della peste, chi dice l’esatto opposto. Ricercatori illustri da entrambe le parti.
Io, sinceramente, non so a chi credere. Tra me e me penso: “Bisogna pur morire di qualcosa, preferisco annegare in un tiramisù.” Ma se lo avete notato anche voi, in generale ormai non si sa più chi o cosa ascoltare. Ho la sensazione che il mondo sia allo sbando, in una totale confusione.
Il vecchio, così come lo conosciamo, sta morendo e il nuovo fa tanta, troppa paura. La gente non è pronta. Regna il caos.
Non esiste più il concetto di famiglia come lo era ai tempi dei nostri nonni, non esistono più i ruoli uomo/donna, non esiste più il lavoro fisso, non esistono più le sicurezze alimentari né quelle mediche. La sanità fa schifo, internet è meglio dei dottori e così via.
Noi, poveri umani, siamo sballottati tra un’ideologia e l’altra, arranchiamo nel vuoto senza sapere dove vogliamo andare. Ci hanno tolto i punti fermi e questo continuo mutare ci manda in tilt.
Più mi guardo attorno, più vedo cose che non vanno, più vedo situazioni sull’orlo del tracollo. Eppure non c’è il coraggio di distruggere per rinnovarsi. Buttare il vecchio una volta per tutte e tuffarsi nel nuovo. Far cadere il governo, cambiare alimentazione, adattarsi a nuovi concetti di famiglia, diventare un mondo e non uno stato. No... non ce la facciamo. La mia generazione è quella della “colma”, noi moriremo disadattati per lasciare, forse, alla generazione successiva il primo passo.
Più osservo quello che mi circonda, più vorrei isolarmi, vivere nel mio universo. Fare scelte individuali, schierarmi con me stessa e non con un’ideologia. Vegani, non vegani, gay, non gay, diversi, di destra, di sinistra... stiamo bollendo in un brodo denso e colloso, mentre qualcuno, con un mestolo, cerca di buttarci sotto.
Certe mattine mi alzo e la prima cosa che faccio è cercare qualcosa da leggere, per capire se sono davvero sveglia o sto ancora sognando. Questa realtà si sta piegando su se stessa.

“Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com'era alla fine del ventesimo secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo.” [Matrix]